Grazie don Erio! 2015-2025: dieci anni di ministero episcopale
Grazie a Papa Leone XIV, Agostino il Santo di Ippona, inizia ad essere un fedele compagno di viaggio per tutti noi, fin dal giorno della sua elezione quando disse: “Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: “con voi sono cristiano e per voi vescovo”. L’espressione completa che il Santo utilizza nel Sermone 340, scritto in occasione dell’anniversario della sua ordinazione episcopale è così formulata: “Nel momento in cui mi dà timore l’essere per voi, mi consola il fatto di essere con voi. Per voi infatti sono vescovo, con voi sono cristiano”. E’ un riconoscimento che ben si addice al nostro vescovo Erio come attestano le parole di augurio che abbiamo raccolto. Non solo per la modalità quasi familiare con cui ci ha abituati a rapportarci, con quel “don Erio” che rompe i protocolli, ma per quello stile di Pastore che guida dall’interno del gregge, di Maestro che insegna senza salire in cattedra ma condividendo ciò che lui per primo sente e vive nella sequela di Gesù. Ma c’è un secondo motivo per cui vale la pena riprendere quel Sermone 340, ed è una parte che riguarda noi, il popolo che a don Erio è stato affidato, o, come specifica Sant’Agostino “il peso” che è chiamato a sopportare: “Quando chiedete questo nella preghiera, pregate anche per noi: infatti, questo mio peso di cui vi sto parlando che altro è se non voi stessi? Chiedetene per me le forze, così come io prego che voi non siate gravosi… Sorreggetemi però anche voi in modo che, secondo il precetto dell’Apostolo, portiamo l’un l’altro i nostri pesi e così adempiamo la legge di Cristo”. Non si può negare che accanto alle gioie per i tanti “santi della porta accanto” e per la fecondità di tante esperienze pastorali e parrocchiali non siano mancate le delusioni e le amarezze per i “pesi” eccessivi e immeritati che ha dovuto sopportare. Caro don Erio, grazie di tutto, noi preghiamo per te e tu prega per noi affinché diveniamo un peso sempre più leggero!
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