Targa per Sandro Cabassi all’ingresso dello stadio di Carpi
Collocata nello stadio a lui dedicato, nel centenario della nascita. Partigiano, morì a 19 anni, fucilato dai fascisti nel 1944, morì per amore della libertà.
“A cento anni dalla nascita, la città di Carpi ricorda Sandro Cabassi giovane studente e partigiano, Medaglia d’argento al Valor militare. Per amore della libertà morì a diciannove anni, testimoniando con la vita il coraggio di una generazione”. È questo il testo della targa in onore di Sandro Cabassi, partigiano, fucilato dai fascisti a 19 anni nel 1944, posta all’ingresso principale dello stadio che porta il suo nome e scoperta questa mattina, venerdì 12 settembre, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo centesimo compleanno. Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Carpi Riccardo Righi e l’assessora allo Sport Mariella Lugli, presente anche una rappresentanza del Carpi calcio, con alcuni giocatori.
Sandro Cabassi, medaglia d’argento al Valor militare, conferita alla memoria, si unì alla Resistenza nel marzo del 1944, fuggendo da casa e, a Modena, fu tra i fondatori del Fronte della Gioventù in quella che diventerà la Prima zona partigiana.
Fermato a Modena il 22 ottobre 1944, in via Paolucci nei pressi del Cimitero di San Cataldo, in un controllo casuale. Nonostante i documenti in regola, fu portato in Accademia, dove aveva sede l’Ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana dove rimase quattro giorni. La mattina del 26 ottobre fu ricondotto sul luogo dell’arresto e fucilato. La sua personalità si impose al punto che il plotone di esecuzione si rifiutò di sparare e la condanna dovette essere eseguita personalmente dal comandante.