Approvato il Patto per la Scuola dell’Unione Terre d’Argine 2025-2030
E' basato sulla condivisione di obiettivi volti a qualificare l’offerta formativa, educativa e di istruzione e a contribuire allo sviluppo del territorio
Approvazione del Patto per la Scuola
Nella seduta di mercoledì 24 settembre, il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ha approvato il Patto per la scuola 2025-2030, accordo di rete sottoscritto dall’Ente locale e dalle istituzioni scolastiche statali e paritarie, dal CPIA territoriale e dalla Formazione professionale, basato sulla condivisione di obiettivi volti a qualificare l’offerta formativa, educativa e di istruzione e a contribuire allo sviluppo del territorio. L’intesa, che consta in 25 articoli e ben 19 diverse aree concrete di accordo, è il frutto della volontà di condividere le politiche educative e scolastiche dell’intero territorio, oltre alle priorità e ai principali progetti strategici pluriennali.
Il Patto è stato approvato al termine di un percorso fatto di numerosi incontri di confronto e redazione partecipata, con l’accoglimento di molte osservazioni pervenute dalle varie componenti. Hanno infatti collaborato alla redazione, oltre ai soggetti firmatari (Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi, delle Scuole Superiori, del C.P.I.A. e degli Enti di formazione del territorio dell’Unione), numerosi docenti delle scuole di ogni ordine e grado che fanno parte delle Commissioni tematiche istituite nell’Accordo, tecnici e amministratori dei Settore Istruzione e di altri Settori dell’amministrazione (Polizia locale, Anagrafe, Servizi sociali, Cultura, Uffici tecnici, etc.), dall’Ufficio Scolastico Provinciale, dall’ASL (Pediatria, Igiene Pubblica, SIAN, NPIAA, etc.), nonché – elemento di assoluto rilievo e peculiarità del Patto – la componente studentesca e dei genitori dei vari Consigli di Istituto. Importante, infine, l’apporto della seconda Commissione del Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine.
Il Patto concretizza una logica di rete finalizzata a elevare la qualità del sistema scolastico grazie anche alla collaborazione del Terzo settore per le progettualità e la qualificazione dell’offerta formativa; esso identifica nelle scuole il luogo non solo dell’attività didattica curriculare, ma anche dell’incontro e dell’allargamento delle esperienze, all’insegna della condivisione di azioni integrate e coordinate e dello scambio di buone pratiche.
Sebbene quello del Patto per la scuola sia un modello presente da tempo nel nostro territorio, che ha permesso di dare stabilità e continuità alla collaborazione tra istituzioni che si occupano di scuola e altre agenzie formative su tematiche fondamentali quali ad esempio i servizi alle scuole, l’inclusione scolastica, la promozione del benessere a scuola, la prevenzione della dispersione e l’orientamento, la valorizzazione del merito e le politiche interculturali, nella versione 2025-2030, recepisce importanti e numerosi elementi di novità, come la programmazione di un effettivo sistema integrato territoriale di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai 6 anni, le progettazioni e gli interventi a fronte di nuovi disagi e di nuove fragilità (ad esempio con la promozione di un uso etico e responsabile degli strumenti digitali e il contrasto al ritiro sociale), l’introduzione di nuovi protocolli operativi antidispersione e dei Patti di comunità, in rete anche con il Terzo settore, come il progetto Carpi Campus e In Campus. Altri elementi nuovi sono rappresentati dal coordinamento di azioni integrate tra ente locale, forze dell’ordine e istituzioni scolastiche per la promozione della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile, la valorizzazione delle eccellenze e l’arricchimento dell’offerta formativa, con una particolare attenzione all’internazionalizzazione e ai paradigmi IA e STEAM.
Dopo gli interventi di una rappresentanza dei dirigenti degli istituti comprensivi, delle scuole superiori e della Formazione professionale, che hanno evidenziato alcuni significativi elementi di valore del Patto e della rete (ad esempio inclusione, benessere, collaborazione tra territori e tra pubblico e privato e Terzo Settore, innovazione, sviluppo, cittadinanza e lavoro), è intervenuto il dott. Mario Arturo Ascari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, ente sostenitore di molteplici e importanti progettualità che rappresentano l’espressione concreta di collaborazione tra scuola e territorio.
Il dibattito successivo tra i Consiglieri è stato particolarmente partecipato e ricco di sottolineature consapevoli dell’importanza dello strumento oggetto della seduta.
L’accordo è stato approvato dal Consiglio all’unanimità.
—