“Inseguendo la libertà”: dal 29 settembre inizia il viaggio in bicicletta di Michele Iacomino da Auschwitz a Fossoli
Fino all’11 ottobre percorrerà 1.500 km in bici, attraverso quattro Paesi, per ricordare gli sportivi che vittime del nazifascismo
Michele Iacomino
Un viaggio in bicicletta di 1.500 km attraverso l’Europa, tra quattro Paesi, rievocando parte del lungo viaggio di ritorno di Primo Levi descritto ne ‘La Tregua’, con l’obiettivo di portare alla luce le storie dimenticate degli sportivi vittime del nazifascismo: questo è ‘Inseguendo la libertà’, il progetto, che si pone all’intersezione tra sport, storia e memoria, di Michele Iacomino, quarantenne carpigiano che dal 29 settembre all’11 ottobre attraverserà Polonia, Austria, Germania e Italia, da Auschwitz-Birkenau al Campo di Fossoli.
Sostenuto da Fondazione Fossoli, il progetto ‘Inseguendo la libertà’nasce dall’urgenza interiore dell’atleta carpigiano, che nei propri allenamenti quotidiani transita spesso accanto al Campo di Fossoli: “Ogni volta mi sento ‘osservato’ da un prigioniero dietro la recinzione – racconta – e non si spegne mai il desiderio di conoscere meglio la sorte di chi vi transitò. In particolare, mi sono chiesto spesso se ci fossero passati anche degli sportivi, catturati per ragioni razziali o politiche.”.
L’itinerario di Iacomino – seguito nel suo viaggio da Roberta Gibertoni di Pro Forma Memoria e dal regista Nicola Nannavecchia – toccherà cinque memoriali cruciali, con dirette web programmate da ogni tappa, per raccontare la storia dei luoghi e le vicende degli atleti che vi furono internati:
Auschwitz-Birkenau (Polonia), Mauthausen e Gusen (Austria), Dachau (Germania), Bolzano-Gries e infine Fossoli, dove arriverà nella mattina di sabato 11 ottobre alle ore 11.00.
E sarà proprio il Campo di Fossoli a divenire il cuore pulsante di questo progetto di memoria: nella baracca restaurata sarà infatti allestita la mostra itinerante ‘Sport, sportivi e Giochi Olimpici nell’Europa in guerra (1936-1948)’, realizzata dal Mémorial de la Shoah di Parigi, che inaugurerà venerdì 15 novembre alle ore 11.00.
A partire dalla mostra (che rimarrà allestita fino agli inizi di febbraio 2026), studio Pro Forma Memoria, in collaborazione con Fondazione Fossoli, ha sviluppato una proposta didattica rivolta alle scuole di ogni ordine e grado. Gli studenti parteciperanno attivamente arricchendo l’esposizione con i loro elaborati: gli alunni della primaria realizzeranno storie a fumetti sulle biografie di atleti deportati, mentre gli studenti della secondaria di primo grado creeranno podcast biografici accessibili tramite QR Code. I ragazzi degli istituti superiori saranno poi formati come guide della mostra, con la possibilità di inserire l’attività nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
Tra i partner del progetto, patrocinato dal Comune di Carpi e sostenuto da Fondazione Fossoli, il centro studi Tapigreco, Pro Forma Memoria di Roberta Gibertoni per la direzione scientifica, In bianco e in nero, Polisportiva Sanmarinese e Andes.




