Vescovo Elio, la forza del sorriso
Un volume pubblicato nel 2011 ha raccolto i testi del magistero di mons. Elio Tinti come vescovo di Carpi
Il 24 settembre si è celebrato il primo anniversario del dies natalis di monsignor Elio Tinti, vescovo di Carpi dal 2000 al 2011. Ma il 24 settembre è anche il giorno del suo ingresso a Carpi e inizio del suo ministero episcopale. Per raccogliere e tramandare la ricchezza di dieci anni di episcopato venne pubblicato un volume dal titolo “Perché nulla vada perduto” curato da un carissimo amico bolognese del vescovo Elio, il prof. Alessandro Albertazzi, con una breve prefazione del cardinale Camillo Ruini. Un anno prima, settembre 2010, proprio in occasione del decimo anniversario dell’ordinazione episcopale, venne dato alle stampe un altro libro, più che altro fotografico, presentato da mons. Douglas Regattieri, allora ancora vicario generale della diocesi. Pubblichiamo una sintesi della prefazione del card. Ruini che ben coglie i tratti umani e lo stile pastorale del vescovo Elio Tinti.
Hanno fatto bene i promotori di questa raccolta di testi concernenti il magistero episcopale di mons. Elio Tinti, vescovo di Carpi, ad insistere per la loro pubblicazione. Ho conosciuto e ho potuto vedere all’opera mons. Tinti quando era rettore del Seminario Regionale Benedetto XV di Bologna. Mi hanno colpito, soprattutto, tre sue caratteristiche, che ritrovo anche in queste pagine…




