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Attualità, Carpi, Il Settimanale
Pubblicato il Ottobre 13, 2025

Nuovo ospedale: a chi fa paura?

Annalisa Arletti, consigliere regionale e capogruppo in Consiglio comunale a Carpi interviene sul tema

di Maria Silvia Cabri

I sindaci di Carpi, Riccardo Righi, e di Finale Emilia, Claudio Poletti (presidente dell’Unione Area Nord modenese) hanno di recente presentato un comunicato congiunto in tema di sanità territoriale, e nello specifico, di ospedale. Hanno affermato che “i distretti sanitari che ruotano attorno a Carpi e Mirandola non devono essere considerate realtà in competizione: l’ospedale Ramazzini e il Santa Maria Bianca sono strutture entrambe indispensabili” e che “l’ipotesi di un unico ospedale baricentrico è ormai superata e oggi non realizzabile”, così come “un nuovo ospedale su Carpi che fagociti quello di Mirandola non può essere permesso né giusto”. Al di là del contenuto, chiaro di per sé, il comunicato ha sollevato qualche interrogativo sulle motivazioni che hanno reso necessaria questa presa di posizione, lasciando ipotizzare qualche divergenza all’interno del Pd modenese con conseguente cambio di strategia da parte della Regione. Sul punto inter viene Annalisa Arletti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, membro della IV Commissione Salute e Welfare, oltre che capogruppo in Consiglio comunale a Carpi, da sempre molto attenta alle tematiche legate alla sanità.

Arletti, sul tema del nuovo ospedale di Carpi Fratelli d’Italia che posizione ha?

Fratelli d’Italia ha da sempre avuto una posizione molto chiara: Carpi e Mirandola sono due città e necessitano di avere due ospedali. Carpi merita una nuova struttura all’avanguardia, capace innanzitutto di soddisfare le esigenze di una popolazione che sta vivendo profonde mutazioni: dalla denatalità all’invecchiamento, passando per il disagio giovanile.

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