“Metti via la spada”, l’appello per la pace di Leone XIV
Papa Prevost si è rivolto ai potenti durante la Veglia mariana davanti all’immagine della Madonna di Fatima: “abbiano l’audacia del disarmo”
“Metti via la spada”. Sono le parole rivolte da Gesù a Pietro nell’orto degli ulivi: Leone XIV le ha poste al centro della sua omelia, durante l’omelia della Veglia mariana con il Rosario per la pace pronunciata in piazza San Pietro, sabato 11 ottobre. Sul sagrato, la statua originale della Madonna di Fatima, a cui il Santo Padre ha reso omaggio con la Rosa d’Oro. “Tra le parole di Gesù che non vogliamo lasciar cadere, una risuona in particolare oggi”, ha detto Leone XIV: “Metti via la spada. Disarma la mano e prima ancora il cuore”. “La pace è disarmata e disarmante”, ha ribadito citando le sue prime parole da Pontefice: “Non è deterrenza, ma fratellanza, non è ultimatum, ma dialogo. Non verrà come frutto di vittorie sul nemico, ma come risultato di semine di giustizia e di coraggioso perdono”. Per Leone, “metti via la spada è parola rivolta ai potenti del mondo, a coloro che guidano le sorti dei popoli: abbiate l’audacia del disarmo!
Ed è rivolta al tempo stesso a ciascuno di noi, per farci sempre più consapevoli che per nessuna idea, o fede, o politica noi possiamo uccidere. Da disarmare prima di tutto è il cuore, perché se non c’è pace in noi, non daremo pace”. “Sostare accanto alle infinite croci del mondo, dove Cristo è ancora crocifisso nei suoi fratelli, per portarvi conforto, comunione e aiuto”, l’esordio dell’omelia, in cui il Papa ha chiesto a Maria “il dono della compassione verso ogni fratello e sorella che soffre e per tutte le creature”. Poi la citazione di padre David Maria Turoldo: “Madre, tu sei ogni donna che ama; madre, tu sei ogni madre che piange un figlio ucciso, un figlio tradito. Questi figli mai finiti di uccidere”. “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Le ultime parole di Maria riferite dal Vangelo, pronunciate alle nozze di Cana, “risultano quasi un testamento” e “devono essere carissime ai figli, come ogni testamento di una madre”. “Maria, come un segnale indicatore, orienta oltre sé stessa, mostra che il punto di arrivo è il Signore Gesù e la sua Parola, il centro verso cui tutto converge, l’asse attorno al quale ruotano il tempo e l’eternità”, ha spiegato Leone XIV: “Fate la sua Parola, raccomanda. Fate il Vangelo, rendetelo gesto e corpo, sangue e carne, fatica e sorriso. Fate il Vangelo, e si trasformerà la vita, da vuota a piena, da spenta ad accesa. Fate qualsiasi cosa vi dica: tutto il Vangelo, la parola esigente, la carezza consolante, il rimprovero e l’abbraccio. Ciò che capisci e anche ciò che non capisci. Maria ci esorta ad essere come i profeti: a non lasciare andare a vuoto una sola delle sue parole”.