Memoria, Odoardo un uomo “normale”
I luoghi, le storie e le persone legate alla figura di Focherini nella mostra diffusa tra Carpi, Modena e Mirandola
di Maria Silvia Cabri
Ci sono i luoghi, le storie e le persone che hanno gravitato intorno al beato carpigiano Odoardo Focherini (Carpi, 1907 – Hersbruck, 1944), nella mostra “Nella rete della persecuzione 1943-45”, promossa dalla Fondazione Fossoli e che sarà inaugurata domenica 19 ottobre. Un progetto espositivo dedicato a Focherini, figura centrale nella rete di salvataggio degli ebrei perseguitati durante la Seconda guerra mondiale, riconosciuto Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem nel 1969.
L’esposizione, ideata da Manuela Ghizzoni e Marika Losi, con la curatela scientifica di Fabio Montella e i testi storici di Giulia Dodi, si sviluppa come un percorso diffuso in 16 tappe tra Mirandola, Carpi e Modena. Ogni luogo – case, edifici pubblici, luoghi di culto, sedi istituzionali – è segnato da appositi pannelli e installazioni che intrecciano le vicende biografiche di Focherini con quelle di uomini e donne che, in quegli anni, furono protagonisti di scelte di persecuzione, di salvezza, di resistenza o di indifferenza. L’esposizione si apre con una sezione introduttiva multimediale allestita alla Sinagoga di Carpi, che contestualizza tre assi tematici principali: persecuzione e deportazione, le reti di salvataggio, il lungo dopoguerra. Documenti, fotografie, video e testimonianze conducono il visitatore lungo una narrazione che dal 1938 arriva fino alla costruzione della memoria nel dopoguerra.