Sacerdoti, il saluto di don Mauro Pancera. Domenica 19 l’ingresso di don Anand Nikhartil
Avvicendamento alla guida della parrocchia di San Bernardino Realino
di Luigi Lamma
Grazie, scusa e camminiamo. Sono le tre parole con cui don Mauro Pancera ha salutato la comunità parrocchiale di San Bernardino Realino di Carpi, dopo averla guidata per quattro anni. Domenica 12 ottobre, in un’unica celebrazione eucaristica festiva, la comunità si è ritrovata per manifestare a don Mauro la gratitudine per il cammino fatto insieme, attraverso le parole del diacono Andrea Franchini. “Tu, don Mauro, sei stato un bel regalo per la nostra comunità. Con i tuoi modi delicati, la tua attenzione all’azione liturgica, come espressione dell’incontro vero con il Signore ha affermato il diacono Andrea – . Poi ci hai trasmesso la tua spiritualità, dove abbiamo ascoltato e presentato una cosa importante, mantenere l’attenzione e lo sguardo su Gesù, sempre. Spero che anche ognuno di noi possa averti trasmesso qualcosa di sé, perché ognuno di noi si è arricchito della tua presenza, ma la speranza è che anche tu ti sia arricchito della nostra. Ti auguriamo tanta felicità e gioia nel portare avanti il tuo servizio in mezzo ai fratelli e alle sorelle presenti nel carcere di Sant’Anna”.
Un ringraziamento accompagnato da un lungo e fragoroso applauso, che si è ripetuto anche dopo il saluto di don Mauro, segno del grande affetto che in tanti hanno desiderato manifestargli con la loro presenza. Grazie, scusa e camminiamo: nel succedersi di questi sentimenti si è sviluppato l’intenso messaggio di don Mauro alla comunità. Un grazie, innanzi tutto rivolto al Signore, per il dono del ministero presbiterale, “a voi, per come vi siete resi per me, strumento della sua grazia, della misericordia e della presenza di Dio. Questo tempo tra voi breve, però non per questo meno importante, è stato ricco di benedizioni e di occasioni per scoprire la vicinanza e la carità del Signore, ed è stato l’occasione di rinnovare ogni giorno il mio sì a Dio, nelle gioie e nelle fatiche. Vi porto con me perché proprio le vostre storie e i vostri volti mi hanno plasmato e mi hanno fatto crescere come cristiano e sacerdote”.
“Scusa” è sempre la parola più difficile e dolorosa perché significa ammettere limiti ed errori nei confronti di Dio e dei fratelli. “Guardandomi indietro – ha detto don Mauro – vedo più le mancanze che ho fatto del bene che ho compiuto per voi”. Una richiesta di perdono a cuore aperto, “per il carattere riservato e schivo, per non aver dedicato a voi il giusto tempo, per non aver ascoltato le vostre esigenze e richieste, per non aver compreso i bisogni e il desiderio di avere un parroco più presente”.
Infine l’invito a proseguire il cammino, perché cambiano le persone ma la comunità resta, “continuerò a pregare per voi – ha assicurato don Mauro – e a portarvi sull’altare per la celebrazione eucaristica, che è il luogo che ci unisce anche nella distanza, chiedendo a Dio che questa comunità possa continuare ad essere luogo di vita, di accoglienza, di misericordia e di perdono, luogo di incontro vivo e vero con il Risorto, l’unico che dona la pace e la concordia. Chiedo anche a voi di pregare per me, per i nuovi ser vizi che l’arcivescovo mi ha affidato, perché li possa svolgere con animo umile e generoso, per testimoniare solo l’amore di Dio e niente altro. Concludo facendo mie le parole con cui San Paolo saluta i cristiani di Tessalonica prima di partire da lì, e vogliono essere allo stesso tempo un augurio, una preghiera e una benedizione e anche possano essere queste parole, un abbraccio che rivolgo a ciascuno di voi: ‘Lo stesso Signore della pace, vi dia la pace sempre e in ogni modo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi’”.
Al termine l’abbraccio caloroso e spontaneo dei fedeli è proseguito nei locali della canonica dove tutti hanno potuto salutare don Mauro. Tempo di saluti anche per il seminarista Marco Andreotti, che si sta preparando all’ordinazione diaconale che avverrà sabato 25 ottobre a Formigine, dove da settembre svolge il proprio servizio dopo i due anni in San Bernardino a Carpi. Domenica 19 ottobre alle ore 18, unica messa festiva, è previsto l’ingresso del nuovo parroco don Anand Nikhartil.