Libri. Tre albi illustrati raccontano l’affido familiare
La trilogia ora è completa ed è frutto dell'impegno dei giovani della comunità Venite alla Festa
“Parole e immagini da accogliere con tenerezza”, sono queste le semplici istruzioni per l’uso a chi si accosta alla lettura dei tre albi illustrati: “Fiori (R)accolti”, “Intrecci” e “Impronte nel vento” presentati dall’associazione Venite alla Festa mercoledì 22 ottobre, a Carpi, davanti tante persone che hanno riempito la Sala Duomo. Un pubblico composito oltre alle famiglie dell’associazione c’erano rappresentate le amministrazioni locali, con Tamara Calzolari, e regionali, con Alberto Bellelli, la diocesi con il vicario generale mons. Gildo Manicardi, e poi gli addetti ai lavori psicologi e assistenti sociali con i quali negli anni si sono costruiti rapporti e collaborazioni. I tre albi sono il frutto del progetto “L’albero dell’accoglienza”, che ha avuto come attori principali un gruppo di giovani dell’Associazione che hanno vissuto l’affido come figli e figlie di famiglie all’interno di famiglie che hanno fatto dell’affido una scelta di apertura e di servizio. Il primo albo illustrato era stato presentato nel maggio scorso e anche Notizie ne aveva parlato (qui), ora la trilogia è completa. Nelle parole dei protagonisti, coordinati da Chiara Zanoli e Sara Prandi, autrici dei volumi, si è percepito, a tratti con commozione, il difficile percorso di elaborazione dell’esperienza dell’affido, sia dal vissuto di chi è stato accolto, cambiando così genitori e famiglia, sia dalla parte di chi ha accolto, spesso in modo inconsapevole come scelta dei propri genitori, ma poi resa più consapevole con il passare degli anni. Una serie di interviste video ai giovani protagonisti e ad alcuni genitori hanno reso ancora più immediata la realtà dell’affido osservata da diversi punti di vista. “Sono libri bellissimi, con messaggi profondi, che consiglio di leggere insieme ai bambini o i ragazzi specie se vivono la realtà dell’affido – ha precisato Daria Vettori, psicologa con una lunga esperienza di accompagnamento di famiglie affidatarie e adottive – perché suscitano interrogativi che è bene possano trovare un’adeguata risposta da un adulto. Perché nulla deve essere nascosto tutto può essere raccontato ma nei modi e nei tempi giusti”. I partner del progetto “L’albero dell’accoglienza” sono: Reti di Famiglie Accoglienti, Amici di Rocco, AMoGeA, Agente Speciale 006, con il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
L.L.




