Settimana della Salute Mentale, cura e umanità
“Accoglienza” al centro della Settimana della Salute Mentale. Il primario Gibertoni: “Servono le competenze professionali e relazionali”
di Maria Silvia Cabri
Sono “pace, accoglienza e ambiente” le tre parole chiave della quindicesima edizione di “Màt – Settimana della Salute Mentale”, che dal 18 al 26 ottobre prevede oltre 80 incontri, approfondimenti, spettacoli ed eventi a Modena e nei Comuni della provincia per affrontare il tema, appunto, della Salute Mentale. Queste tre parole sono state scelte in considerazione della criticità del periodo che stiamo vivendo, con la consapevolezza che senza di loro non c’è salute mentale e senza salute mentale non c’è futuro. Nello specifico, il filo rosso degli eventi di quest’anno è appunto quello dell’accoglienza, concetto che accompagna da sempre la storia dell’umanità e, mai come ora, i servizi sanitari e la salute mentale; per questo è stato anche il tema ufficiale della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre scorso. Sul punto interviene il dottor Giancarlo Gibertoni, che dal 1° settembre è il Direttore di Struttura Complessa di Salute Mentale Adulti dell’Area Nord, comprendente i Distretti sanitari di Carpi e Mirandola.
Dottor Gibertoni, “accoglienza” è uno dei temi portanti della XV edizione di “Màt”. Come Struttura Complessa di Salute Mentale, come viene declinato e messo in pratica?
L’accoglienza deve fare parte della cultura e della professionalità di tutti gli operatori della Salute Mentale. Si concretizza nel momento di ascolto, comprensione del bisogno che viene espresso, ma anche di decodificazione del tema che viene portato all’attenzione degli operatori…