Il
In punta di spillo
Pubblicato il Ottobre 24, 2025

Il “fighettismo” in politica che toglie alla gente la voglia di votare

In punta di spillo, una rubrica a cura di Bruno Fasani

Che la politica tenga banco è un dato incontestabile. Piaccia o meno, i telegiornali aprono quasi sempre su scenari che rimandano ad essa. Le elezioni regionali si susseguono come una staffetta senza traguardo. I sindacati non si perdono un weekend per scendere in piazza, suscitando qualche fondato sospetto sulla autenticità delle loro intenzioni. Gruppi truccati da pacifisti vanno per le strade a sfasciare uomini e cose. E, se questo non bastasse, i dati statistici ci raccontano di un’Italia dove a votare ci va ormai meno, ma molto meno della metà degli aventi diritto. Perché? Perché si è perso il senso civico, sentenziano alcuni. Perché i servizi essenziali sono comunque garantiti, chiunque sia al governo, puntualizzano altri. E se fosse che i cittadini non credono più alle parole di chi si candida al potere? ribattono altri ancora. A interrogare la storia, qualche volta si trovano risposte che aiutano a capire.

Era l’86 avanti Cristo. A Roma, un certo Marco Tullio Cicerone, allora ventenne, scriveva una delle sue prime opere, L’Invenzione, in cui descriveva l’importanza della parola dei politici nel salvare lo Stato o nel mandarlo in rovina. Ne era convinto, dopo aver visto l’alba della repubblica romana, piena di promesse e di speranza, e ora ne conosceva la notte, dentro un declino che conduceva alla fine. E lui a domandarsi: perché? Era allora che metteva a fuoco lo stile dei politici dividendoli tra gli eloquentes, ossia persone abili nel parlare ma dotate anche di saggezza, i quali contribuivano a far crescere la qualità della vita, e i disertissimi homines, ossia individui affascinanti nel loro linguaggio fluente, ma vuoti di sostanza. Personaggi in cui l’interesse per il bene sociale era solo apparente, avendo in realtà altri obiettivi. E non è che avessero casa da una parte o dall’altra. Erano apolidi. Diremmo con linguaggio contemporaneo che erano trasversali a tutti i partiti. Come li chiameremmo oggi? Populisti, demagoghi, venditori di chiacchiere. A parole, predicatori del bene comune, nelle intenzioni cacciatori di potere.

Per distinguerli basta poco. Si riempiono la bocca di promesse, sapendo in partenza che non potranno mantenerle, usano toni roboanti per attaccare gli avversari e, soprattutto, sono malati di “fighettismo”, ossia l’indole del fi ghetto, che è quella di chi non vuole dire cose scomode per non deludere l’uditorio e, conseguentemente, restare egli stesso deluso nelle proprie aspettative di potere. Quanto ci sarebbe bisogno di politici eloquentes Dio solo lo sa. Uomini e donne dotati del coraggio di dire le cose con il realismo della saggezza, che sempre fa rima con l’impegno e il sacrificio che sono richiesti a tutti per crescere. Promettere in maniera illusoria un futuro senza fatica vale solo per i sogni di Pinocchio, ispirati dal gatto e la volpe. C’è inoltre un secondo scenario che chiederebbe ai politici di ritrovare saggezza ed è l’uso sempre più frequente del linguaggio violento. Lo si coglie nell’aggressività verbale cui si assiste nei talk show, ma anche nell’uso spregiudicato della mistificazione che è l’arte di alterare la verità dei fatti, incartandoli in parole seducenti per manipolare l’opinione pubblica. E la gente che non ne vuol più sapere.

Laboratorio Teologico Realino, al via il nuovo anno
Il Laboratorio Teologico Realino riparte nell’anno 2025-26 con una nuova veste: intervista al direttore, Francesco Manicardi. Presentazione del programma martedì 28 ottobre
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 24 Ottobre, 2025
Il Laboratorio Teologico Realino riparte nell’anno 2025-26 con una nuova veste: intervista al direttore, Francesco Manicardi. Presentazione del progra...
Padroni del DNA
Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon
di Giacomo Sforzi 
Pubblicato il 24 Ottobre, 2025
Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon
La grande notte dei Capitani
Rubrica a cura del Comitato CSI Carpi
di Giacomo Sforzi 
Pubblicato il 23 Ottobre, 2025
Rubrica a cura del Comitato CSI Carpi
Concordia, le campane tornano sul campanile restaurato
A Concordia sulla Secchia sono state ricollocate le campane sul campanile della chiesa parrocchiale restaurato a seguito del sisma, in vista della riapertura del campanile stesso che si terrà domenica 2 novembre
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 23 Ottobre, 2025
A Concordia sulla Secchia sono state ricollocate le campane sul campanile della chiesa parrocchiale restaurato a seguito del sisma, in vista della ria...