Agesci Zona di Carpi, Chiara Consorti eletta responsabile
All’Assemblea dell’Agesci Zona di Carpi, svoltasi domenica 9 novembre a Rolo, Chiara Consorti del gruppo Carpi 6 è stata eletta responsabile di Zona. Succede a Maria Grazia Rizzatti del Mirandola 1 e affiancherà ora l’altro responsabile di Zona in carica, Matteo Gatti del Medolla 1
di Virginia Panzani
Chiara Consorti (Foto di Nicola Catellani)
Buona strada, Chiara!
Domenica 9 novembre, presso la parrocchia di Rolo, si è tenuta l’Assemblea dell’Agesci Zona di Carpi, durante la quale è stata eletta responsabile di Zona Chiara Consorti del gruppo scout Carpi 6 (Corpus Domini). Succede a Maria Grazia Rizzatti del Mirandola 1 e affiancherà ora l’altro responsabile di Zona in carica, Matteo Gatti del Medolla 1.
Chiara, carpigiana, 40 anni, è cresciuta nello scautismo. Nel 1991 inizia la vita associativa nel branco del gruppo Carpi 6, proseguendo poi, nello stesso gruppo, in reparto, noviziato e clan fino al 28 agosto 2006, quando con la partenza sceglie di essere capo educatrice in associazione. Ha svolto servizio in branco prima come capo aiuto unità e poi come Akela. Per sette anni ha fatto parte di una staff Ross con altri capi dalla regione. “Sono stata in servizio attivo con i ragazzi fino al settembre 2017, quando di lì a pochi mesi sarei diventata mamma – racconta -. Da quel momento ho pensato di ricoprire il ruolo di capogruppo del Carpi 6, che ho svolto dal 2017 ad oggi”. Chiara è sposata con Davide Pignatti, anche lui scout, già in servizio per vari incarichi in Zona e tuttora impegnato in attività di formazione per i ragazzi. Sono genitori di Ettore e Anita. Chiara commenta così, a caldo, la sua elezione a responsabile di Zona: “Lo scautismo per me è una scelta quotidiana, un modo di essere, una promessa mantenuta. Credo nel valore del gruppo, nella forza dell’ascolto, nella determinazione di chi sa prendere in mano le situazioni e guidare con entusiasmo. Ora mi metto al servizio della Zona: porto con me un importante spirito organizzativo e concreto, ma allo stesso tempo uno spirito di vicinanza affettuosa, che – conclude – spero possano diventare i cardini e i pilastri del mio mandato”.




