Vivere Donna: i dati sulla violenza, incremento delle giovani che chiedono aiuto
"146 le donne che nel 2024 si sono rivolte a noi, mentre al 31 ottobre 2025 il numero ha raggiunto quota 121 (10 in meno rispetto al medesimo arco temporale dell’anno precedente) di cui 81 per la prima volta"
Alice Degli Innocenti
In occasione della presentazione delle iniziative promosse dai comuni dell’Unione Terre d’Argine per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Centro antiviolenza Vivere Donna ha tracciato un bilancio dell’ultimo anno. Alice Degli Innocenti, vice presidente del Centro, che opera nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine, spiega che “sono state 146 le donne che nel 2024 si sono rivolte a noi, mentre al 31 ottobre 2025 il numero ha raggiunto quota 121 (10 in meno rispetto al medesimo arco temporale dell’anno precedente) di cui 81 per la prima volta. Il 60% dell’utenza è italiana, la maggior parte ha figli e la fascia d’età maggiormente rappresentata è quella tra i 30 e i 49 anni. Numeri che restano sostanzialmente stabili anche se quello che ci preoccupa è l’aumento delle ragazze giovani, tra i 18 e ai 29 anni che ci chiedono aiuto. Se nel 2024 erano state 9, nei primi dieci mesi di quest’anno sono già salite a 18”. La forma di violenza maggiormente denunciata dalle donne è quella psicologica (90%) seguita da quella fisica (66%), quella economica (62%) e sessuale (24%). Nelle due case rifugio del Centro hanno trovato ospitalità 9 donne con figli (di cui 14 minori) e 1 senza. Mentre nella terza struttura dedicata all’accoglienza in emergenza vi sono 8 donne, di cui 4 con figli. “Ospiti perlopiù straniere – specifica Alice Degli Innocenti – poiché prive, a differenza di quelle italiane, di una rete parentale o amicale in grado di correre in loro aiuto”.




