Il progetto “Carpi dei bambini e delle bambine” entra nel vivo con i parchi
L'iniziativa affronta il tema del verde in città, coinvolgendo adulti e piccoli
di Maria Silvia Cabri
“Vorrei nei parchi giostre più labirintose, l’altalena a rete, e un cartello al centro di Carpi con scritto: ‘Non si inquina, lo dice il Sindaco!’”. Le parole del piccolo Mattia introducono il primo dei dieci punti previsti dal progetto “Carpi, città dei bambini e delle bambine”, avviato nel 2024 da un gruppo di professionisti, adulti e giovani, genitori e non, e concretizzato nel maggio dello stesso anno con la stesura del documento “Se i bambini potessero votare…”, realizzato con il contributo delle bambine e dei bambini del territorio e sottoscritto dagli allora candidati a sindaco. “I parchi e la natura” è, infatti, il primo punto del progetto per una Carpi “a misura” di bambini: com’è il verde oggi, come si collegano le aree verdi, la città con la campagna, com’è la fruizione dell’ambiente naturale da parte dei bambini. O meglio: “Se i bambini potessero… avere un parco!”, cosa chiederebbero? Come lo immaginerebbero? Il tutto partendo dal presupposto fondamentale: come cambierebbe la nostra città se imparassimo davvero ad ascoltare i loro sogni, i bisogni, le idee? Interrogativi che sono stati al centro dell’incontro che si è svolto lo scorso 15 novembre nella Sala dei Seicento a Carpi, organizzato dall’associazione “Carpi dei bambini e delle bambine”, in collaborazione con l’Unione Terre d’Argine e il Coordinamento pedagogico, alla presenza dell’urbanista e placemaker Valeria Lorenzelli, autrice del volume “Placemaking. Creare luoghi vivi, amati, attraenti”.




