Missioni,
Chiesa
Pubblicato il Novembre 21, 2025

Missioni, pace nelle nostre mani

Benedetta Bussei racconta il primo incontro del percorso "El Mismo"

di Benedetta Bussei

Quest’estate ho ricevuto un dono che non dimenticherò facilmente: mia nonna mi ha regalato la possibilità di vivere con lei una missione in Thailandia. È stata un’esperienza intensa, che ha aperto dentro di me nuove domande e il desiderio di continuare a camminare nella fede e nella missione con uno sguardo più ampio. Al mio ritorno, mi è stato proposto un percorso di spiritualità missionaria chiamato El Mismo, organizzato dal Centro Missionario. Si tratta di un cammino composto da sette week-end durante l’anno, vissuti in comunità. Il tema di quest’anno è: “La pace nelle nostre mani: camminare nella storia con Gesù”, un invito a diventare artigiani di pace nella quotidianità. L’inizio del week-end è stato molto semplice: un momento di presentazione in cui ho percepito fin da subito un clima di accoglienza autentica. Abbiamo poi ascoltato due testimonianze profonde. La prima, quella di don Luca Rosina, un “prete operaio” che ci ha raccontato la sua vita vissuta nella normalità del lavoro quotidiano, mostrando come il Vangelo possa incarnarsi nei gesti semplici e nelle relazioni di ogni giorno. La seconda, quella di suor Anna Vergani, missionaria saveriana che ha iniziato condividendo una frase che mi ha toccato profondamente: “L’umanità di Gesù è il vero tempio, dove Dio si rivela, parla, si fa incontrare.” Sentire queste parole mi ha aiutato a comprendere meglio che il luogo in cui viviamo, amiamo e ci avviciniamo agli altri è già spazio di incontro con Dio.

Un altro momento molto significativo è stata la veglia del sabato sera. Dopo aver ascoltato un racconto di Pumla Gobodo Madikizela sul perdono, siamo entrati in un silenzio profondo, facendo risonanza sul testo appena letto. Subito dopo ci è stata posta una domanda: Quale luce voglio tenere accesa dentro di me in questo cammino? Ognuno ha condiviso la propria luce e, come gesto simbolico, abbiamo messo dei pezzetti di cera in un vasetto. Da tutti questi frammenti è nata una candela che rimarrà accesa durante il percorso, segno del cammino comune che stiamo intraprendendo.

La domenica mattina, la catechesi con un tempo di deserto: un silenzio personale in cui ciascuno ha potuto rileggere ciò che aveva ascoltato e vissuto. Successivamente, la condivisione a piccoli gruppi ha fatto emergere pensieri, dubbi e speranze. La giornata si è conclusa con una messa diversa dal solito: più raccolta, più partecipata, in cui si percepiva l’unità del gruppo, nonostante fosse solo il primo incontro.

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