Musica. Corali in festa per Santa Cecilia
La celebrazione in Cattedrale in onore della patrona dei musicisti
Solennità di Cristo Re e memoria di Santa Cecilia al centro della celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale mons. Gildo Manicardi questa sera in Cattedrale a Carpi. Ad animare la liturgia le Corali riunite della diocesi dirette da Paola Catellani e all’organo Tiziana Santini con l’Ensemble del Corpo bandistico Città di Carpi diretto da Shehan Perera che hanno conferito alla celebrazione solennità e valore al canto. Ricordando il celebre detto di Sant’Agostino ” chi canta prega due volte”, mons. Manicardi ha sottolineato come la preghiera non si misura solo sul numero delle parole, o sull’insistenza degli oranti, ma la preghiera che il Signore preferisce è quella che coinvolge tutta la persona, sia essa impegnata nel canto sia quando è condizionata da situazioni di malattia. E’ tutto il corpo che prega. Il legame tra la musica e Santa Cecilia non va ricercato nella biografia della giovane martire, è un attributo venuto dopo, è piuttosto importante, ha ricordato mons. Manicardi, conoscere quanto la vita dei santi e dei martiri in particolare ci rappresenti invece la regalità di Cristo.
Nell’omelia mons. Manicardi ha evidenziato il collegamento con Carpi nel matrimonio e nel comune martirio di Santa Cecilia con San Valeriano, compatrono della chiesa carpigiana. Curiosità ulteriore la collocazione in Cattedrale della statua di San Valeriano che pare abbia lo sguardo rivolto alla sua sposa il cui ritratto è collocato nella navata di destra in corrispondenza dell’altare dei martiri. Con la solennità di Cristo Re termina l’anno liturgico e il vangelo di Luca, che racconta il dialogo sulla croce con i due malfattori ci ricorda in modo eloquente che è quello il trono in cui Gesù rivela la sua regalità: “regnavit a ligno Deus”.




