Banca Centro Emilia e Vivere Donna insieme per dire “no” alla violenza di genere
A Carpi, la filiale apre le porte alla mostra fotografica “Home Sweet Home” dedicata a Barbara Cuppini
Banca Centro Emilia e Vivere Donna con l’assessora Tamara Calzolari
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Filiale di Carpi di Banca Centro Emilia ha ospitato l’inaugurazione della mostra fotografica “Home Sweet Home”, realizzata dal Centro Antiviolenza Vivere Donna APS con gli scatti di Valeria Sacchetti e dedicata alla memoria di Barbara Cuppini, giovane carpigiana uccisa nel 2011.
Il 25 novembre rappresenta ogni anno un momento centrale per riflettere sulle azioni quotidiane necessarie a contrastare ogni forma di violenza, abuso o discriminazione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una donna su tre sopra i 15 anni ha subito nella propria vita una forma di violenza fisica o psicologica: dati allarmanti che richiedono consapevolezza, responsabilità e un impegno collettivo costante.
Come Banca del Credito Cooperativo parte del Gruppo Cassa Centrale Banca, Banca Centro Emilia rinnova il proprio ruolo sociale a fianco delle comunità locali.
La violenza si combatte insieme: con la forza della rete, delle istituzioni, del volontariato e con una cultura del rispetto radicata e condivisa.
La mostra rientra nel progetto avviato il 7 marzo 2025 per sensibilizzare i clienti delle 30 filiali della banca sul valore della parità di genere e del rispetto, trasformando gli spazi bancari in luoghi di cultura, dialogo e consapevolezza.
Una presenza corale del territorio
All’inaugurazione erano presenti Alice Degli Innocenti, Vicepresidente del Centro Antiviolenza Vivere Donna APS, insieme a Susi Rota, operatrice del Centro. L’associazione ha ricordato l’importanza del proprio lavoro quotidiano accanto alle donne, offrendo accoglienza, ascolto, supporto psicologico, assistenza legale e percorsi personalizzati di fuoriuscita dalla violenza.
Presente anche l’Associazione ManiTese di Finale Emilia, con Alessandro Formigoni, maestro ceramista del laboratorio ManifattiLab, insieme alle ragazze e ai ragazzi del Progetto Orfei, che con la loro presenza hanno portato un contributo di creatività e testimonianza comunitaria.
A rappresentare il Comune di Carpi è intervenuta Tamara Calzolari, Assessora alle Pari Opportunità, che ha dichiarato: “La violenza contro le donne non è un fatto isolato, ma un fenomeno che riguarda l’intera comunità. Essere qui oggi significa ribadire il nostro impegno nel sostenere chi trova il coraggio di chiedere aiuto e nel promuovere una cultura che metta al centro rispetto, ascolto e prevenzione”.
In rappresentanza del Consiglio d’Amministrazione di Banca Centro Emilia sono intervenuti Roberta Donato, Sandra Frassinetti e Andrea Sgarbi, esprimendo vicinanza e sostegno al progetto.
La mostra affronta con profondità il tema della violenza domestica, spesso invisibile e silenziosa, restituendo dignità alle storie di donne che hanno trovato la forza di uscire dalla spirale dell’abuso. Durante l’inaugurazione, Banca Centro Emilia ha ribadito l’importanza del lavoro condiviso e della collaborazione con il territorio. Questa mostra rappresenta molto più di un progetto culturale: è un’occasione per dare voce a chi spesso non ne ha. La partecipazione sentita delle istituzioni, delle associazioni del territorio e della cittadinanza dimostra quanto sia importante fare rete. La violenza non si affronta da soli, ma attraverso una responsabilità condivisa fatta di ascolto, protezione e presenza. Un percorso itinerante per dire: “Non sei sola”.
Dopo la tappa di Carpi, “Home Sweet Home” proseguirà il suo viaggio nelle 29 filiali di Banca Centro Emilia, dai Lidi ferraresi alle colline reggiane, portando ovunque un messaggio semplice e fondamentale: “Se hai subito o sei vittima di violenza – NON SEI SOLA.” In ogni filiale è disponibile un QR code che consente di individuare rapidamente il Centro Antiviolenza più vicino, garantendo un accesso immediato e sicuro al supporto.
La violenza di genere non è una questione privata: è un problema sociale che richiede cultura, prevenzione e un’azione corale. Banca Centro Emilia, certificata secondo la normativa UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, continua a promuovere un modello di sviluppo fondato su equità, inclusione e responsabilità sociale.




