Rossella Piana, una vita alla direzione
Rossella Piana premiata come miglior arbitro femminile di Serie A1 di volley
di Giacomo Sforzi
C’è anche un pezzetto di Carpi nella Serie A1 di volley. Pur non avendo squadre che militano in massima serie, la Città dei Pio può vantare una presenza importante nella pallavolo che conta, ovvero quella di Rossella Piana, nei giorni scorsi premiata come miglior arbitro femminile di A1 per la stagione 2024/2025. Nota in città per l’impegno come direttrice di Agape, nei fine settimana Rossella è spesso chiamata in causa a dirigere gare di altissimo livello. Una voce importante nel panorama cittadino dello sport femminile, intervistata per raccontare il suo percorso e la sua esperienza di sport e di vita.
Cosa ti ha portata a intraprendere il percorso arbitrale?
Nasco come giocatrice, avendo praticato pallavolo per diversi anni. Mio papà è stato un arbitro di calcio, quindi già da piccola ho avuto familiarità con questa figura. Mi sono avvicinata ai corsi arbitrali organizzati dal CSI venendo coinvolta da Rino Meschiari, per prendere parte ad un corso per arbitri parallelo alla mia carriera di giocatrice. Da lì è cominciato il mio percorso come arbitro in Federazione per il Comitato di Modena. In questa fase il mio principale interlocutore era proprio mio padre, che da un punto di vista comportamentale mi aiutava a rileggere alcune situazioni. L’andamento del percorso dipende poi dalle valutazioni di osservatori e delegati tecnici, che mi hanno permesso di passare prima al livello territoriale e poi a quello regionale.




