Caritas, Veglia interdiocesana per la Giornata dei poveri
Ampia partecipazione alla Veglia per la Giornata mondiale dei poveri organizzata dal Servizio interdiocesano Caritas nella chiesa parrocchiale di Limidi. Spunti di riflessione su come vivere l’incontro con l’altro alla luce del Vangelo di Matteo
di Virginia Panzani
Povertà e ricchezza, felicità e tristezza sono le parole che hanno fatto da filo conduttore alla Veglia organizzata dal Servizio interdiocesano Caritas per la Giornata mondiale dei poveri, lo scorso 18 novembre, nella chiesa parrocchiale di Limidi. L’iniziativa è stata anche il secondo incontro del Percorso formativo sul Vangelo di Matteo – Vangelo dell’anno liturgico 2025-26 – promosso dal Laboratorio Teologico Realino, per questo si è posto al centro della serata il brano del “giovane ricco”, ed in particolare la frase “aveva molti beni”. Ad introdurre la Veglia suor Maria Bottura, delegata episcopale per la carità, mentre la meditazione sul testo evangelico è stata condotta da don Luca Baraldi. Ampia la partecipazione dei volontari delle Caritas parrocchiali, accompagnati da vari sacerdoti, delle Diocesi di Carpi e di Modena. Alla preghiera si sono alternate le testimonianze di Caritas Modena – per il servizio al Carcere Sant’Anna, raccontando la storia di reinserimento di un ex detenuto -, della Caritas parrocchiale di Fossoli, e delle Sorelle Clarisse di Carpi. Fra i simboli portati all’altare, significativamente, una icona del volto di Gesù, poiché “l’altro è carne, è volto”, è immagine del Signore, che interpella e stimola ad aprirsi al prossimo.
Proprio sul valore delle relazioni ha insistito la testimonianza della Caritas parrocchiale di Fossoli – letta da una operatrice della Caritas di Modena -, realtà nata nel 2012, a seguito del terremoto, quando fu allestita una tendopoli, dietro la parrocchia, per accogliere chi non aveva più una casa.
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I sacerdoti impartiscono la benedizione ai partecipanti alla Veglia




