Natale. Carpi, ecco il presepe della Via Natalis
La venuta di Gesù, come i vangeli la raccontano, è un cammino. La nascita del Salvatore è contraddistinta dalla precarietà dei pellegrini. E’ questo il presepe della “Via Natalis” che questa mattina è stato disvelato sul sagrato della Cattedrale dagli autori, Romano Cornia e Roberto Bignardi, con l’introduzione e la benedizione di mons. Gildo Manicardi, vicario della diocesi di Carpi. Una raffigurazione della natività in tra quadri che saranno allestiti in successione: fino al 24 dicembre il viaggio di Giuseppe e Maria verso Betlemme, dal 25 dicembre all’8 gennaio la nascita di Gesù nella capanna con l’adorazione dei Magi, dall’8 al 25 gennaio la fuga in Egitto. Tre tappe di un solo mistero, quello dell’incarnazione, che richiamano altrettanti messaggi rivolti all’umanità tutta: il bisogno di accoglienza, la presenza di tutti i popoli, la salvezza in terra straniera. Due grandi porte si aprono davanti alla capanna di legno a rappresentare le porte sante che in tutto il mondo i pellegrini hanno varcato in occasione del Giubileo della Speranza indetto da papa Francesco e che verrà chiuso da Leone XIV il 6 gennaio in San Pietro. Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti Andrea Artioli, presidente del Consiglio comunale di Carpi, e Carlo Alberto Fontanesi, presidente di Ushac Arcobaleno, l’associazione che ha promosso e sostenuto l’iniziativa in collaborazione con i presepisti Cornia e Bignardi. Un ringraziamento è stato rivolto a GARC per aver messo a disposizione materiali e mezzi per la realizzazione del presepe.




