Natale 2025, tra tanti segni di morte la vita si fa strada
Che forte quel Bambino
E lo depose nella mangiatoia (Lc 2,7)
[…] Così la nascita di Gesù, per quanto povera e umile, annunciò gloria in cielo e pace sulla terra, nobilitando l’animo dei rudi pastori e avviando il cammino dei sapienti orientali. In un momento storico di particolare angoscia per lo straripamento di guerre e conflitti in tutto il mondo, è grande la tentazione di lasciarsi travolgere dagli orizzonti di morte e trascurare il mistero della nascita. Tra tanti segni di morte la vita, indomabile, pervade la terra e si fa strada nei piccoli corpi dei neonati. Alle crudeli stragi di innocenti commesse quotidianamente dagli Erode di oggi, si oppongono le stupende natività regalate quotidianamente dalle Marie e dai Giuseppe di oggi. La generazione della vita fronteggia silenziosamente la rumorosa distruzione della morte. Per questo il bambino di Betlemme, nascendo, è più forte dei capi di Gerusalemme: e nascerà una seconda volta, risorgendo, quando i grandi, assetati di potere, cercheranno di soffocarlo nella morte. Questo mi pare il messaggio più profondo del Natale.
+ Erio Castellucci
Il messaggio integrale del vescovo Erio è disponibile alla pag. I dell’IN NATALE 2025




