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Pubblicato il Maggio 26, 2021
Editoriale

Generare fraternità

Sarà presto operativo l’emporio partecipativo “Cinquepani”

di Sr Maria Bottura, Direttrice Caritas diocesana Carpi

 

Da sinistra a destra: Enrico Bonasi, don Gildo Manicardi, Stefano Battaglia, Sr Maria Bottura, Maria Cleofe Filippi, Mariangela Bezzecchi e Marco Vezzani

 

Dal 1971, anno della sua fondazione per volere di Paolo VI, la Caritas è l’organismo pastorale che ha al centro la promozione della testimonianza della Carità con funzione pedagogica, ossia con l’impegno di educare e promuovere nelle comunità il servizio della Carità e uno stile di vita attento all’altro. Perché questo è lo stile del Vangelo e perché, come dice Papa Francesco: “tenere lo sguardo rivolto al povero è difficile, ma quanto mai necessario per imprimere alla nostra vita personale e sociale la giusta direzione. I poveri sono e saranno sempre con noi per aiutarci ad accogliere la compagnia di Cristo nell’esistenza quotidiana” .

La Caritas opera sul territorio mettendosi in ascolto dei poveri e delle comunità, osservandone i bisogni che emergono, assieme alle risorse presenti, e avviando un discernimento comunitario che coinvolge diocesi, parrocchie, società civile, soggetti significativi, per sviluppare azioni da mettere in campo e per sensibilizzare le persone sui problemi. Più che “fare-per” si tratta di “fare-con”, con l’obiettivo di aumentare il numero di persone della comunità che si lasciano coinvolgere e che decidono di dare il proprio contributo perché riconoscono la dignità di ogni persona e di tutto l’uomo.

Una carità dunque più ampia, diretta e indiretta, volta a promuovere ed emancipare persone e realtà, lavorando in rete e con il coraggio di sperimentare modelli alternativi alla luce della sussidiarietà da sempre auspicata. Il nostro compito oggi è quello di rendere autentico questo mandato di animazione della comunità, mantenendo viva l’attenzione alla realtà e al contesto che cambia.

È evidente che negli ultimi anni le povertà nei nostri territori hanno sempre più assunto un carattere multidimensionale e soprattutto hanno messo sempre più a rischio molte persone. Questa tendenza è stata amplificata dalla pandemia, come abbiamo potuto vedere anche dal rapporto povertà presentato di recente, e certamente ci aspettiamo ulteriori ripercussioni durante la seconda parte di quest’anno 2021. Lavoro, casa, cibo, sono le priorità di questo tempo, ma facciamo continuamente esperienza del limite: non possiamo rispondere a tutti risolvere ogni problema, tantomeno le difficoltà presentate da ognuno. Possiamo però costruire fiducia nelle persone e nelle loro risorse, nelle nostre comunità e in tutti gli uomini di buona volontà, mettendo in moto processi più che preoccupandoci di erogare servizi.

In questa prospettiva nasce l’emporio partecipativo “Cinquepani”, il cui principale obiettivo è quello di sensibilizzare la comunità attorno all’urgenza della fraternità.

L’emporio “partecipativo” si differenzia da un emporio “solidale” in quanto è una vera e propria attività commerciale, i cui utili sono destinati ad essere convertiti in schede prepagate o in percentuali di sconto per le famiglie e le persone identificate dai centri di ascolto o dai servizi sociali, attraverso un regolamento condiviso.

Questa formula vuole promuovere la partecipazione a vari livelli:

• a livello di comunità, chiamata a dare il proprio contributo sia in termini di volontariato che attraverso la scelta di fare una spesa regolare presso l’emporio;

• a livello delle persone sostenute, chiamate ad un percorso di crescita contribuendo gradatamente all’acquisto dei beni con qualche risorsa propria;

• a livello dei centri di ascolto, chiamati ad accompagnare le persone che avranno accesso all’emporio con la formula della scontistica;

• a livello dei produttori locali, con i quali ci si rapporterà nell’ottica di un reciproco sostegno.

In attesa di inaugurare l’emporio partecipativo “Cinquepani” il prossimo 23 giugno, è questo il momento di ringraziare di cuore tutti coloro, Istituzioni, professionisti e privati che hanno creduto in questo progetto e che stanno contribuendo a vari livelli alla sua realizzazione.

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