Modena
Attualità, Cultura e Spettacoli
Pubblicato il Luglio 12, 2021

Modena – La pala di San Sebastiano di Dosso Dossi torna in Duomo

Nell’ambito dell’837° anniversario della dedicazione della Cattedrale, il 12 luglio il celebre dipinto, sottoposto ad un complesso restauro, è stato ricollocato alla presenza delle autorità, fra cui il Vescovo Erio Castellucci

di Filippo Bompani

 

 

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 12 luglio, nel Duomo di Modena si è svolta la presentazione del celebre dipinto della “Pala di San Sebastiano” opera di Dosso Dossi realizzata tra il 1518 e il 1521.

Un capolavoro che rientra nel Duomo modenese dopo due anni di restauro e nel compimento dei 500 anni, infatti la pala arrivò a Modena nel maggio del 1521 per essere collocata all’interno del tempio.

Ritenuto uno dei capolavori di Dosso, il quadro raffigura la Madonna con Gesù Bambino tra i santi Lorenzo e Rocco in gloria e i santi Giovanni Battista, Sebastiano e Giobbe. A

lla presentazione ufficiale sono intervenuti l’arcivescovo Erio Castellucci, monsignor Luigi Biagini, arciprete del Capitolo metropolitano, Edy Gambetti, vicepresidente di Coop Alleanza 3.0, Enrico Bressan, presidente di Fondaco Italia, Simona Roversi, direttrice dell’Ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici, Sara Goldoni del Coordinamento sito Unesco di Modena, Mirella Cavalli della Soprintendenza archeologia Belle Arti di Bologna e il restauratore Daniele Bizzarri.

L’evento è inserito all’interno delle celebrazioni per l’837° anniversario della dedicazione del Duomo, avvenuta il 12 luglio 1184 ad opera di Papa Lucio III e al termine della presentazione monsignor Castellucci ha presieduto la Messa.

 

Il restauro del dipinto

L’opportunità di intervenire è stata offerta nel 2018-2019 dall’iniziativa «Opera Tua» con cui Coop Alleanza 3.0 finanzia il recupero e la valorizzazione di importanti beni artistici in tutta Italia, votati dai soci coop.

La selezione dell’opera modenese tra le tante in lizza e le successive fasi sono state realizzate grazie alla collaborazione tra l’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco, il Coordinamento del sito Unesco di Modena, “Fondaco Italia”, società per la valorizzazione dei beni culturali, e l’Ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici, in accordo con il Capitolo metropolitano del Duomo.

Per tutta la durata del restauro, è stato possibile seguire lo stato di avanzamento lavori sul sito www.coopalleanza3-0.it nella sezione dedicata al progetto oppure dall’url all.coop/operatua.

A fine marzo 2019 il dipinto lasciava il Duomo per essere trasferito nel laboratorio del restauratore modenese Daniele Bizzarri ed essere sottoposto all’intervento di recupero che inizialmente prevedeva il risarcimento della fessurazione, il trattamento antitarlo del supporto, il consolidamento della pellicola pittorica, la pulitura ed il ritocco pittorico finale.

Tuttavia, una volta giunta in laboratorio l’opera ha mostrato un degrado molto più grave del previsto, in particolare al legno di supporto interessato da fenditure passanti e deformazioni: si è dovuto chiamare un esperto da Firenze, Roberto Buda, che ha risanato il sistema di sostegno del tavolato rendendolo nuovamente flessibile e adattabile alle sollecitazioni causate dal variare della temperatura e dell’umidità dell’ambiente.

 

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