Cannabis
Etica della vita, Il Settimanale, Rubriche
Pubblicato il Novembre 18, 2021

Cannabis per tutti

 

È da molto tempo che nei Paesi europei, compresa l’Italia, si discute la questione sull’uso legale della cannabis. Nell’attesa che si concretizzi qualcosa, il Lussemburgo, come primo Stato europeo, non ha perso tempo e legalizzerà, a breve, il consumo e la produzione di cannabis per tutti i maggiorenni. Anche nei Paesi Bassi, dove vige una politica molto tollerante rispetto all’uso ricreativo e il possesso di stupefacenti, non è ancora consentito ciò che il provvedimento lussemburghese annuncia.

L’esperienza di Lussemburgo sarà dunque studiata dagli altri Paesi, i quali hanno da tempo in cantiere di contenere i divieti sulle droghe leggere. La nuova normativa consentirà a tutti gli adulti maggiorenni di coltivare fino a quattro piante di cannabis in casa o in giardino. Sarà poi permesso il commercio con un piano governativo su larga scala per una catena di produzione nazionale: questo è un affare colossale! Resteranno alcuni divieti ma, il possesso di una quantità non superiore ai tre grammi, non sarà più un reato ma verrà considerato solo un illecito.

Anche per i minori di età compresa tra 12 e 17 anni non sono previste pene per un consumo minimo ma ci saranno sanzioni per la detenzione di dosi più abbondanti. La depenalizzazione sarà graduale attraverso un calendario quinquennale che già è partito a rilento causa la pandemia di Covid 19. Le motivazioni sono estremamente virtuose: tenere i consumatori lontani dal mercato illegale, regolamentare il sistema di produzione e distribuzione, avere sotto controllo i possibili rischi per la salute personali e così via.

La decisione non sarà probabilmente priva di conseguenze: lo Stato dovrà infatti contravvenire alla convenzione delle Nazioni Unite sul controllo degli stupefacenti, che prevede la produzione, l’uso e il commercio esclusivamente per scopi medici e scientifici. L’aspetto più sorprendente è che prevedono di utilizzare il denaro ricavato dalla vendita per incentivare misure preventive nel campo delle dipendenze. Questo è sconcertante: faccio in modo che tu abbia la droga senza problemi poi incentivo le politiche preventive e terapeutiche. Non riesco proprio a capirlo, è un po’ come permettere l’aborto e incentivare le gravidanze.

Un altro dato incomprensibile è che si parli impunemente di un accesso all’uso a partire dai dodici anni di età. Anche questo settore è ciò che viene salutato come atto di civiltà e progresso ma in realtà è l’ennesimo colpo di badile al baratro verso l’inferno.

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