“Dodici giorni in Israele”: un viaggio di ricerca nella propria anima
Ivana Sica e Maria Teresa Cardarelli raccontano, attraverso i loro personaggi, l’itinerario sulle tracce di Gesù.
di Maria Silvia Cabri
Maria Teresa Cardarelli e Ivana Sica
Un romanzo scritto a quattro mani da due scrittrici che prima di tutto sono amiche e che hanno suggellato proprio in quel viaggio la loro amicizia. “Dodici giorni in Israele”, di Ivana Sica e Maria Teresa Cardarelli, pubblicato dalla Compagnia editoriale Aliberti (con la postfazione di Giampaolo Anderlini), è la narrazione di un pellegrinaggio in Terra Santa compiuto da un gruppo di pellegrini, che lasciano Milano per visitare, nello stato di Israele, la terra di Gesù e tutti i luoghi maggiormente legati alla sua figura, alla sua vita e ai suoi miracoli.
Tra i pellegrini, guidati da Don Dante, ci sono i due protagonisti del racconto, Tania Conte e Paco Lumaca. Tania, accompagnata dal marito Stefano, è una signora cinquantenne, imprenditrice di successo, proveniente dal mondo della moda; è appena uscita da una lunga, dolorosa e devastante malattia, ora in remissione.
Paco è un giovane di ventisei anni, ancora figlio di famiglia, un po’ strano, isolato in se stesso, proveniente da una fascia sociale meno evoluta rispetto a quella di Tania; è appassionato di rime e di poesia ed è ossessionato da una specie di mantra che ripete, non sempre a proposito: “Ti stupirò! Vi stupirò!”… continua a leggere.