Cordoglio per la morte del missionario padre Giuseppe Viotti
Si è spento a 97 anni, presso la casa madre dei Saveriani a Parma, padre Giuseppe Viotti, originario di Carpi, già missionario in Congo. Il cordoglio del Centro Missionario Diocesano che negli anni si è sempre mantenuto in contatto con il religioso
Padre Giuseppe Viotti
Profondo è il cordoglio di don Antonio Dotti e di tutti gli operatori, volontari e amici del Centro Missionario Diocesano per la scomparsa di padre Giuseppe Viotti, avvenuta domenica scorsa nella casa madre dei Missionari Saveriani a Parma. Sempre stretto si è infatti mantenuto il legame del sacerdote, nativo di San Lazzaro di Parma, con Carpi, dove si era trasferito da ragazzo con la famiglia ed era entrato in Seminario, avvertendo in seguito la vocazione missionaria ed entrando fra i Saveriani nel 1941.
Nel 1947 pronunciò la professione perpetua, seguita nel 1948 dall’ordinazione presbiterale per le mani dell’allora Vescovo di Parma, monsignor Evasio Colli. Dal 1958 al 1964 visse e lavorò nella Repubblica Democratica del Congo prima a Kamituga e poi a Kiliba. Dal 1962 al 1964 il Paese fu scosso da movimenti secessionisti contro il governo centrale. Padre Viotti e una trentina tra missionari e missionarie furono presi in ostaggio dai ribelli e imprigionati per tre mesi nella città di Uvira, vicina al lago Tanganica. Conobbe con i suoi compagni angherie, soprusi e violenze corporali. Sorretto da una grande fede, durante la prigionia seppe tenere alto il morale dei suoi compagni di sventura.
Ritornò di seguito in Italia, dove svolse vari incarichi di responsabilità nell’istituto, e nel 1975 fu inviato di nuovo in Congo, come viceparroco nella Cattedrale di Uvira e poi a Fizi, per poi rientrare in Italia. Nel 1989 fu richiamato in Congo. Qui fu in servizio per cinque anni nel Santuario di Kavimvira prima come viceparroco e poi come responsabile del Santuario. Per tre anni, inoltre, fu cappellano delle carceri a Uvira. Nel corso del tempo il Centro Missionario di Carpi si è sempre mantenuto in contatto con padre Giuseppe, sostenendo a più riprese il suo operato in terra di missione.
Nel 1996 ritornò definitivamente in Italia, dove si dedicò al ministero del Sacramento della Riconciliazione e della Direzione Spirituale presso lo Studentato Teologico (1996-2014). Dal 2014 al 2020 ha continuato a servire la casa madre nelle attività ministeriali.
Scriveva padre Giuseppe nel 1972: “Sogni: una vita missionaria contemplativa; la testimonianza vissuta come ‘congolese’ tra i congolesi; lavorare e soffrire con la gente, in particolare con quella più povera, senza distinzione di sorta; creare un’oasi Saveriana per il riposo e la ripresa spirituale dei Saveriani. Desideri: che non si abbia mai riguardi o paure nel dirmi la verità (per la salute o per la condotta), e nel chiedermi di spostarmi dove si ritiene sia più utile la mia presenza e più efficace il lavoro missionario”.
Il Centro Missionario di Carpi, esprimendo le più vive condoglianze ai famigliari, ricorda nella preghiera padre Giuseppe Viotti affidandolo alla misericordia del Signore perché riceva la ricompensa della vita eterna.