Una foto eloquente
In questo lungo periodo di pandemia molti sono i pensieri che affollato le nostre menti; molte le preoccupazioni, le paure, i dubbi e le perplessità. Nessuno, credo, ha la ragione in tasca soprattutto perché si sovrappongono diversi argomenti estremamente complessi e non tutti ben delineati. È naturale quindi che si facciano supposizioni, ipotesi, che si abbozzi qualche strategia con la speranza che sia la migliore o comunque quella che porta meno danno possibile.
Molte sono anche le polemiche, sinceramente alcune utili in quanto consentono di approfondire un pensiero ma altre veramente dannose e violente. In tutto questo, una critica che si solleva, con ragione, è quella relativa agli ingenti guadagni delle case farmaceutiche per la ricerca e il confezionamento dei vaccini. Questo è un argomento incontrovertibile ma occorre pensare che anche la malattia stessa, e non solo ciò che la previene, è fonte di un colossale guadagno.
Per questo e altri motivi, un ospedale bavarese il Rottal Inn Kliniken, ha pubblicato sui propri canali social una foto che ritrae un tavolo dell’ospedale con sopra posizionati tutti i farmaci e gli alimenti liquidi che vengono somministrati quotidianamente a ogni paziente grave affetto da coronavirus e ventilato nella loro terapia intensiva. Il messaggio è chiaro: vengono spesi tanti soldi per comperare vaccini arricchendo le case farmaceutiche ma è altrettanto vero che vengono spesi altrettanti soldi per comperare tutto ciò che serve per mantenere in vita una persona che si è gravemente ammalata di COVID-19 arricchendo in egual modo le case farmaceutiche.
La cura e la prevenzione della malattia certamente fanno circolare denaro ma sono da considerare anche opportunità per cercare di fare il meglio per il bene dell’uomo. In un’altra prospettiva tremendamente reale, c’è anche la questione che non si faccia ricerca e non si produca nessun farmaco che possa risolvere malattie particolari o un vaccino che possa prevenire la malattia stessa.
Questo è escogitato per fare in modo che la malattia continui ad essere “orfana” di farmaci e quindi si continuino a spendere soldi per cure che in realtà sortiscono risultati poco soddisfacenti. Tutto questo per dire che è vero che si spendono soldi per le cure e si spendono soldi per i vaccini, che chi produce ciò si arricchisce ma anche che l’uomo ha necessità di cure efficaci e vaccini sicuri per poter vivere al meglio su questa terra. È auspicabile, allora, dal profondo del cuore, che si creda anche alla buona volontà di chi ricerca e produce per il bene dell’uomo anche se tutto questo non può essere preteso gratis et more Dei.