Fuge,
Il Settimanale, Masi cho: grazie mille!, Spiritualità
Pubblicato il Febbraio 24, 2022

Fuge, tace, quiesce!

Quaresima, tempo del silenzio

di don Luca Baraldi

 

 

Nella tradizione dei monaci del deserto, si tramanda la storia di uno di loro, Arsenio. Era un uomo in ricerca di una vita sensata e si dice pregasse Dio con insistenza domandandogli: “Mostrami, Signore, il cammino della salvezza”. Così un bel giorno, continua il racconto, venne a lui una voce che diceva: “Arsenio, fuge, tace, quiesce”… che tradotto significa: “Arsenio, vattene, fai silenzio, trova pace”.

Nei territori sperduti e remoti nei quali sono “fuggito” – o per meglio dire dove sono ora – una delle cose che più colpisce e fa pensare è il silenzio. Le nostre città, i nostri paesi, non conoscono questa realtà, così ingolfate come sono di mezzi, aziende, infrastrutture. Qui non c’è nulla e così basta allontanarsi qualche centinaio di metri dalle abitazioni che ogni rumore, ogni voce, si spegne.

Certo mi è capitato anche in passato, in valli alpine particolarmente isolate, o fra le vette del Pamir o della catena Himalayana di percepire questa affascinante assenza di rumori; tuttavia qui, avendo molto tempo a disposizione per fermarmi e pensare, mi sono accorto con più chiarezza di come nel silenzio tutto trovi una sorta di amplificazione: i le preghiere, le domande…Tutto, anche le cose più insignificanti, comincia a trovare una qualche rilevanza.

Credo che la voce che rispondendo al monaco Arsenio lo invitava al silenzio, volesse indicargli un atteggiamento che è tipico del Padre. Egli tace – l’esempio più eloquente è la croce del Figlio -, e così al suo cuore anche l’essere più fragile, piccolo, miserabile, trova una eco, diviene una perla preziosa.

La Quaresima, fra le altre cose, è tempo di silenzio (nella liturgia, ad esempio, gli strumenti musicali dovrebbero tacere, almeno in teoria), tempo nel quale tacendo impariamo a quiescere, ad entrare in quella pace integrale che è il dono del Risorto nel giorno di Pasqua.

Chissà che in questo tempo verso il grande giorpensieri, no in cui celebriamo la Vita, non sia possibile a ciascuno, almeno un po’, di fuggire e – allontanandosi dal chiasso che la frenesia del mondo ci impone, con la sua pressione per essere all’altezza delle situazioni, dello standard economico, dell’immagine che diamo…- tacere, entrare nella pace? É quanto vi auguro.

Buona Quaresima!

Vostro d. Luca

2ª Marcia della Pace a Modena il 1° gennaio
Giovedì 1° gennaio, a Modena, si terrà la 2ª Marcia per la Pace a cui aderiscono numerose associazioni di volontariato e realtà sociali ed ecclesiali. Collabora il Servizio interdiocesano di pastorale sociale e del lavoro, custodia del creato, giustizia e pace di Modena-Nonantola e di Carpi. E’ previsto l’intervento del vescovo Castellucci
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 30 Dicembre, 2025
Giovedì 1° gennaio, a Modena, si terrà la 2ª Marcia per la Pace a cui aderiscono numerose associazioni di volontariato e realtà sociali ed ecclesiali....
Appuntamenti nella solennità dell’Epifania
La solennità dell’Epifania sarà celebrata nelle parrocchie della Diocesi di Carpi con varie iniziative, fra cui presepi viventi e arrivo dei Re Magi
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 30 Dicembre, 2025
La solennità dell’Epifania sarà celebrata nelle parrocchie della Diocesi di Carpi con varie iniziative, fra cui presepi viventi e arrivo dei Re Magi...
Giornata della pace, celebrazione interdiocesana a Carpi
Per la Giornata della pace 2026 celebrazione eucaristica interdiocesana presieduta dal vescovo Erio Castellucci giovedì 1° gennaio, alle 18, in Cattedrale a Carpi
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 30 Dicembre, 2025
Per la Giornata della pace 2026 celebrazione eucaristica interdiocesana presieduta dal vescovo Erio Castellucci giovedì 1° gennaio, alle 18, in Catted...
Caregiver, dare valore alla cura
La tesi di laurea di Ester Galavotti esplora la realtà dei caregiver lavoratori
di Giacomo Sforzi 
Pubblicato il 29 Dicembre, 2025
La tesi di laurea di Ester Galavotti esplora la realtà dei caregiver lavoratori