Banca Centro Emilia: la nostra mission? Essere vicini al territorio
Banca Centro Emilia e previsione post pandemia secondo il direttore generale Giovanni Govoni: “Garantire la centralità della relazione e della consulenza”.
di Maria Silvia Cabri
Giovanni Govoni
Banca Centro Emilia è una Banca di Credito Cooperativo appartenente al Gruppo Bancario di Cassa Centrale Banca, tra i più solidi d’Italia. È una società cooperativa, ovvero una testa un voto, vera forma di democrazia economica, in cui l’utile non è un fine ma un mezzo per poter concedere gli impieghi creditizi. Nasce, 116 anni fa, come Cassa Rurale dei Prestiti di Corporeno per rispondere alle esigenze di artigiani e agricoltori che trovavano difficoltà di accesso al credito presso gli altri Istituti.
Oggi la banca opera nel territorio compreso fra le province di Ferrara, Modena, Bologna e Reggio Emilia con 28 filiali. Nel dicembre 2018, con l’incorporazione del Credito Cooperativo Reggiano, ha raddoppiato la base di clienti e soci aprendosi ad un territorio ampio e diversificato. La banca è ben patrimonializzata (CET1 pari al 17,50 %), ha poco credito deteriorato e ben coperto, e da oltre 10 anni presenta utili che superano i 2 milioni di euro. Sul ruolo della banca in previsione post pandemia interviene Giovanni Govoni, direttore generale dal 2010.
Qual è la sua visione sui tempi che stiamo vivendo e sull’uscita dalla pandemia?
Qualcuno si era illuso di rivivere il boom economico, purtroppo le varianti del Covid e i fenomeni inflattivi in atto sembrano aprire scenari diversi e di non facile lettura, che rischiano di provocare ad aziende, famiglie e anche alle banche, non poche difficoltà. Innanzitutto, il costo dell’energia che grava pesantemente sulle piccole medie e imprese, specialmente quelle energivore e che non possono sostenere a lungo bollette aumentate a doppia cifra nel giro di pochi mesi.