Sordità, uscire dall’isolamento
Giornata Mondiale dell’Udito. Problemi, esperienze e soluzioni per migliorare l’integrazione delle persone sorde.
di Giacomo Sforzi
Il 3 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Udito, un’occasione per riflettere anche sull’impatto della pandemia nel vissuto delle persone sorde, con forti limitazioni alla comunicazione che si sono aggiunte alle conseguenze del distanziamento sociale. Di difficoltà quotidiane, esperienze e possibili soluzioni abbiamo parlato con Domenico Pinto, presidente dell’associazione Affrontiamo la Sordità Insieme (ASI).
In pandemia le persone sorde hanno dovuto utilizzare le mascherine che hanno reso problematica la comprensione labiale. Che difficoltà ci sono state?
Abbiamo avuto notevoli difficoltà. Ci sono giunte numerose segnalazioni sulle difficoltà comunicative causate dall’uso obbligatorio e generalizzato della mascherina, che rende impossibile la lettura labiale, unico canale di comprensione alternativo alla lingua dei segni. Per lungo tempo non sono esistite mascherine trasparenti certificate dall’INAIL, poiché queste non garantivano i requisiti di sicurezza individuali. Fino al Decreto del 3 novembre 2020 il Governo ha mantenuto fermo il principio di non obbligatorietà delle mascherine per persone con disabilità incompatibile col suo utilizzo, non rendendola obbligatoria nemmeno per gli acdell’inserimento compagnatori. Il Protocollo di Sicurezza del Ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2021/2022 ha confermato le misure già in atto, con l’importante novità dettata dall’individuazione di mascherine monouso trasparenti certificate, fornite al personale e a studenti per favorire l’inclusione degli studenti sordi.
A proposito del rischio di isolamento sociale quali sono i percorsi di supporto psicologico per affrontare questo problema?
Si dice spesso che la sordità sia una disabilità invisibile, difficile da mettere a fuoco essendo riconoscibile solo quando si comunica. Parlando di sordità non si deve pensare solo alla patologia in sé e focalizzare l’attenzione sugli aspetti medico- riabilitativi, ma vanno analizzate anche le implicazioni sociali che ne derivano. Questa è una disabilità molto grave, che colpisce la dimensione relazionale non udenti… e comunicativa dell’individuo.