Un
Attualità, Chiesa, Il Settimanale
Pubblicato il Marzo 11, 2022

Un Sinodo da comunicare

Nell’incontro del vescovo Erio con gli operatori della comunicazione anche un confronto sul Cammino sinodale della chiesa.

di Luigi Lamma

 

 

“Tutti sono invitati a parlare con coraggio e franchezza, cioè nella libertà, nella verità e nella carità”. E così è avvenuto nel dialogo tra i giornalisti e gli operatori della comunicazione con il vescovo Erio Castellucci, nel corso dell’incontro promosso dagli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali delle diocesi di Modena-Nonantola e Carpi in occasione della festa di San Francesco di Sales, posticipata causa covid, al 3 marzo a Carpi. Già nella lettera di invito veniva specifi cato che si sarebbe trattato di un momento di ascolto inserito nel Cammino sinodale che sta impegnando le due Diocesi modenesi insieme a tutte le chiese in Italia.

Nella breve nota introduttiva Simone Ghelfi, referente del cammino sinodale per la diocesi di Carpi, intervenuto anche a nome dei suoi omologhi dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, ha illustrato le tappe e le modalità con cui si sta vivendo il sinodo evidenziando che al momento risultano all’opera una sessantina di gruppi sinodali con 58 contributi già pervenuti a Modena, una cinquantina di gruppi e 20 contributi raccolti a Carpi. Prendendo spunto dal messaggio del Papa per la 59° Giornata mondiale per le comunicazioni sociali sul tema “Ascoltare con l’orecchio del cuore” monsignor Castellucci ha portato all’attenzione dei comunicatori un aspetto cruciale dell’attuale dinamica della comunicazione pubblica, chiedendo e chiedendosi “che cosa ascolta il nostro cuore?”.

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