UE: in campo le misure proprie della guerra commerciale
Le restrizioni e le sanzioni disposte dalla UE a seguito della guerra in Ucraina hanno ripercussioni sul nostro mercato.
di Maria Silvia Cabri
Da sinistra Marica Mestieri, il padre Franco e la sorella Samuela. A fianco, da sinistra Marco e Giovanni Arletti
Il conflitto tra Russia e Ucraina è destinato ad avere ripercussioni tangibili sulle imprese italiane che hanno interessi commerciali o attività in entrambi i Paesi. Non solo come conseguenza di una guerra vera e propria sul territorio ucraino, ma anche a seguito delle sanzioni che l’Unione europea può predisporre nei confronti della Russia e delle repubbliche del Donbass, come il blocco degli scambi commerciali, e un inasprimento delle misure economiche contro la Russia.
Sul punto intervengono due imprenditori carpigiani, Marica Mestieri il “C.A.D. Mestieri”, centro di assistenza doganale, e Giovanni Arletti, presidente della Chimar, azienda che opera nel settore della progettazione e produzione di imballaggi industriali e nella progettazione e gestione di servizi di logistica industriale.
Marica Mestieri, “C.A.D. Mestieri”
Il “C.A.D. Mestieri”, di cui sono soci Franco Mestieri (già fondatore di Samasped International, specializzata nel settore doganale dell’import export) e le due figlie Marica e Samuela, è un centro di assistenza e consulenza in materia doganale.
“Il nostro lavoro di consulenza – racconta Marica – è decisamente aumentato in questo terribile periodo, in quanto ogni giorno l’Unione Europea emana regolamenti volti ad imporre restrizioni negli scambi commerciali con Russia, Bielorussia e le zone occupate dell’Ucraina.