Enrico, “fidei donum” laico
Per il missionario carpigiano Enrico Decaroli una specifica convenzione CEI ne sosterrà il servizio di evangelizzazione e promozione umana nella Repubblica Democratica del Congo.
A metà del mese di aprile il cardinale Fridolin Ambongo, vescovo della diocesi di Kinshasa e il vescovo Erio Castellucci hanno firmato una convenzione CEI che stabilisce il rapporto di cooperazione e scambio tra le chiese di Kinshasa e Carpi, attraverso l’invio in servizio missionario del carpigiano Enrico Decaroli appartenente al movimento dei Focolari.
La richiesta del mandato missionario per Enrico Decaroli parte dal responsabile generale Flavio Rovere che ha chiesto a suo tempo ad Enrico di proseguire il suo servizio a Kinshasa. La convenzione CEI avrà la durata di tre anni. Enrico si impegnerà perché l’annuncio di salvezza si attui nel luogo di missione e manterrà il legame con la diocesi di Carpi che lo ha inviato, riportando la testimonianza di una esperienza missionaria originale.
Abbiamo chiesto a don Antonio Dotti, direttore del Centro Missionario Diocesano e ad Enrico, quale significato ha la convenzione per la Diocesi di Carpi e di quale valore aggiunto si arricchisce, visto che, di fatto, sono due gli enti che consegnano il mandato: il Movimento dei Focolarini e la nostra Diocesi.