Chimar: apprendere umanità e storie di vita
Marco Arletti, amministratore delegato di Chimar Spa, nei panni di un operaio nella trasmissione “Boss in Incognito”.
di Maria Silvia Cabri
Marco Arletti
“È stata me un’esperienza molto forte. Una sfida perché temevo di non riuscirci o di risultare ridicolo, ma anche una grande opportunità per vincere la mia timidezza e per conoscere meglio i nostri dipendenti e le loro storie personali”. Marco Arletti, amministratore delegato della Chimar Spa, impresa specializzata nella produzione di imballaggi industriali, è stato protagonista di “Boss in Incognito” (trasmissione di Rai2): reso irriconoscibile da un sapiente travestimento, ha lavorato una settimana in produzione affiancando di volta in volta un dipendente, come apprendista, senza essere riconosciuto.
“Per cinque giorni ho ricoperto i panni di Federico, uomo che ha perso il lavoro a causa del Covid con il desiderio e la necessità di trovarne uno nuovo, e così sono entrato in Chimar e ho visto l’azienda da una prospettiva diversa”. “Sono state giornate molte intense – racconta Arletti – oltre tre ore di trucco la mattina, il tentare di modificare la propria voce, la paura di essere scoperto, il calarsi in una identità diversa.