Rovereto: da quell’incontro consolazione e coraggio per ricostruire
La chiesa di Carpi e la comunità di Rovereto con il vescovo Francesco Cavina per ricordare i dieci anni dalla visita del Papa a pochi giorni dal sisma.
di Luigi Lamma
Da sinistra: Guglielmo Golinelli, Don Alex Sessayya, Enrico Diacci, monsignor Francesco Cavina, Paolo Martinelli, monsignor Gildo Manicardi
Presso il parco Ferrari, vicino al cimitero dove si trova la tomba di don Ivan Martini, domenica 26 giugno, è stata celebrata la Santa Messa presieduta dal vescovo monsignor Francesco Cavina e concelebrata dal vicario generale della diocesi di Carpi, monsignor Gildo Manicardi, e dal parroco don Alex Sessayya. Presenti il sindaco di Novi di Modena, Enrico Diacci, il suo predecessore, Luisa Turci, il parlamentare Guglielmo Golinelli, il presidente Paolo Martinelli e i rappresentanti dell’Associazione Tutti Insieme a Rovereto e Sant’Antonio.
Nel messaggio iniziale il benvenuto di mons. Manicardi che ha portato il saluto del vescovo Erio e ha spiegato le ragioni che hanno portato a questo momento celebrativo di un evento straordinario per una comunità locale come la visita di un Pontefi ce. Nell’omelia monsignor Cavina ha voluto ricordare soprattutto le parole pronunciate da Benedetto XVI dieci anni fa, la sua preghiera, la sua vicinanza, la sua tenerezza di padre verso tutte le comunità colpite dalla violenza del sisma. Nei diversi interventi è stato rinnovato il ricordo sempre vivo di don Ivan Martini, morto nel crollo della chiesa il 29 maggio 2012 mentre cercava di mettere in salvo la statua della Madonna, e per il sacerdote roveretano don Enrico Malagola, che nonostante le sue precarie condizioni di salute volle essere presente alla visita del Papa ma fu chiamato quel giorno stesso alla liturgia del Cielo.
Al termine della celebrazione, dopo un breve corteo, monsignor Cavina e le Autorità si sono recati davanti all’edicola mariana sulla quale è stata posta la lapide commemorativa dell’evento del 26 giugno 2012. Particolarmente felice per l’esito della giornata il parroco don Alex soprattutto per il coinvolgimento spontaneo della comunità roveretana e di Sant’Antonio nella preparazione della celebrazione. Numerosi fedeli hanno preso parte alla Messa provenienti da Carpi, Mirandola, e anche San Martino Spino, per vivere questo momento di comunione con il vescovo Francesco e la chiesa di Carpi nella preghiera e nella gratitudine per papa Benedetto XVI.