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Attualità, Territorio
Pubblicato il Luglio 25, 2022

Il Liceo Fanti di Carpi al Summer Camp VR

Concept, brainstorming, prototipazione rapida, robotica e gamification, pitch per le presentazioni

Summer Camp Liceo Fanti VR

 

E’ il Liceo Fanti di Carpi l’istituto-polo ideatore del progetto STEAMOTIVAMENTE, finanziato dal Ministero dell’Istruzione all’interno delle metodologie innovative STEAM (acronimo di Scienze, Tecnologia, Engineering, Arti e Matematica).

Venticinque studenti di 5 scuole da 4 regioni italiane hanno trascorso una settimana intensiva di full immersion nella realtà virtuale presso l’Opificio Golinelli di Bologna. Insieme agli studenti del Fanti c’erano i compagni della scuola partner Paradisi di Vignola e a un gruppo di studenti provenienti dalle altre scuole in rete, l’IIS De Sanctis di Roma, l’IIS Silva Ricci di Legnago e il Liceo Agnesi di Merate, hanno sperimentato il primo Summer Camp di VR con gli esperti della Golinelli. Motto dell’esperienza: “Be intelligent – Be there”.

A partire da una lectio magistralis del  professor Stefano Zuffi, direttore della pinacoteca d’Ancona e storico dell’arte, con lo scopo di motivare i ragazzi ai temi da sviluppare, in ambito artistico, gli studenti sono stati portati a realizzare “from scratch” applicativi di realtà virtuale per Oculus Quest 2. La piattaforma e l’engine di sviluppo è stata Unity 3D, il più diffuso engine grafico al mondo, impiegato in  giochi “tripla A” e nelle  grosse produzioni cinematografiche.

 

 

I ragazzi hanno lavorato in team da cinque persone con compiti specifici, con almeno uno sviluppatore e un game designer per gruppo. La progettazione e gestione del progetto erano in capo ad Alessandro Saracino e Beatrice Starace della Fondazione Golinelli. Le attività sono state condotte dall’israeliano Shachar Oz, esperto in gioco ed-tech, uso efficace delle meccaniche di gioco nell’istruzione, apprendimento creativo  basato su progetti e simulazioni, tecnologie emergenti e design dell’esperienza creativa. Oz ha condiviso in modo giocoso la sua idea di imprenditorialità con i ragazzi, supportato da docenti e studenti della Event Horizon School, la più importante scuola di videogame di Italia.

 

 

Lingua di lavoro: l’inglese e competenze trasversali al centro, tecnologie intersecate all’arte, immaginazione, creatività e tanta voglia di stare insieme e scoprire mondi nuovi. Le 5 docenti che hanno seguito i ragazzi in questa bella avventura sono entusiaste e aspettano con ansia lo sviluppo del progetto, che prevede per l’anno prossimo visite in Europa a luoghi di eccellenza dal punto di vista delle STEAM e dell’innovazione didattica in generale.

 

 

 

Concept, brainstorming, prototipazione rapida, robotica e gamification, pitch per le presentazioni … sembrano concetti lontanissimi, e invece fanno già parte della realtà dei nostri studenti. E dei docenti, ovvio! Anche le due dirigenti del modenese, Barbi e Polo, hanno fatto un salto alla Golinelli e sono felicissime dei risultati. Ragazzi che non alzano il capo dal lavoro che stanno svolgendo, in pieno luglio, e che sorridono e parlano davanti a un pubblico di ‘pari’, docenti che fanno gruppo e scrivono il diario di bordo dell’esperienza da condividere su Padlet, progettando nuove idee … chi può desiderare di più?

Studenti e docenti, ospiti dell’hotel Maggiore, la sera dopo il lavoro intenso si sono dilettati in tour “speciali” alla scoperta di Bologna: visita al MAST, passeggiata in centro storico, zona universitaria, sala civica, canale delle Moline dalla famosa “finestrella” di via Piella e piazze cittadine.

Un’esperienza a tutto tondo che continuerà l’anno prossimo e sarà “riversata” sui compagni più piccoli, a scuola, per rendere il tutto fruibile a un alto numero di ragazzi.

 

 

“Abbiamo vissuto una scuola che va oltre le pareti architettoniche, oltre gli indirizzi di studio, oltre i confini geografici, gli interessi personali, le abilità, l’età… abbiamo vissuto una scuola che è amicizia e abbattimento di ogni muro e di ogni frontiera. Abbiamo assaporato la scuola del futuro!”, sono le frasi finali del diario di bordo delle teachers.

 

 

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