Guarda sempre con gli occhi del cuore
Il 2 ottobre è la festa dei nonni. Li ricordiamo tutti con questa lettera di una nonna al nipotino appena nato.
Il 2 ottobre è la festa dei Nonni, una ricorrenza civile riconosciuta dal Parlamento italiano con una legge, la 159 del 31 luglio 2005, per sostenere l’importanza del loro ruolo all’interno delle famiglie e della società e ringraziarli per quanto fanno quotidianamente. Il 2 ottobre è stato scelto perché in quel giorno la chiesa cattolica celebra gli Angeli custodi.
A livello ecclesiale i nonni e gli anziani sono stati ricordati in modo particolare il 24 luglio, Giornata mondiale degli anziani e dei nonni, e il Papa ha dedicato agli anziani e ai nonni un intero ciclo delle catechesi del mercoledì. Per celebrare questa festa e ringraziare i nonni per la loro presenza nelle famiglie e accanto ai nipoti volentieri ospitiamo la lettera di una nonna, Bona Poli Catellani, che condivide con noi la gioia per l’arrivo del nipotino Giacomo, al quale anche noi rivolgiamo un caloroso “benvenuto alla vita”.
La lettera
“Caro Giacomo, ultimo dei miei amati nipoti, benvenuto tra noi! Tu incominci la tua vita, io la finisco. Se è vero che gli estremi si toccano, noi due siamo vicini vicini l’una all’altro per poterci capire meglio. Tu sei una realtà nuova: prima non c’eri, ora ci sei. E questo è un grande mistero! Ai miei tempi il figlio era definito “benedetto”, accolto come un’espressione nuova, originale di Dio creatore per rinnovare la faccia della terra.
Per nove mesi tua madre ti ha custodito nel suo seno, mentre la tua vita intrecciava i suoi fili nel buio. Ti ha “dato alla luce”. Sei apparso tu, bambino bellissimo ai suoi occhi di madre. Lei, insieme a tuo padre, cercherà di educare l’uomo. Loro ti daranno il tuo primo modello di umanità e di amore vero. La vita va così svelta che mi sembra fosse ieri, quando avevo fretta di entrare a far parte del mondo dei “grandi”, mi pareva un mondo diverso, vietato ai bambini. Da vecchia ho imparato che il mondo dei “grandi” è un mondo strano e a volte incomprensibile.
Viviamo un tempo buio e difficile. Sono tante le sfide che ci interpellano: la crisi ambientale, il riscaldamento climatico, la crisi economica, la crisi della famiglia, le violenze, i tumori, la pandemia con le sue varianti, le tante dipendenze (fumo, alcool, droghe, sesso)… Credevamo che non ci sarebbero state più guerre. Eccoci qua di nuovo ad averne paura. Quante emergenze! Sono sopraffatta da un senso di impotenza e di scoraggiamento. La nebbia che mi porto dentro mi soffoca il cuore, mi svuota l’anima e mi confonde il pensiero.
Allora penso a te, piccolo, fragile, indifeso che per poter vivere e crescere hai bisogno degli altri. Il tuo essere bisognoso di tutto ci porta nel cerchio buono di ogni fiducia. L’umanità, sia pure confusa, egoista, presa dal desiderio di possedere, di avere sa anche essere generosa, accogliente, premurosa. Nell’accudirti d’amore c’è l’invisibile segreto della vita che si espande. Come sarà non si sa, non tutto dipende da noi. Ma tu ci sei. E anche noi ci siamo. A te, che per me sei solo mistero, guardo con tenerezza, con timore, con speranza. Perché io sono il passato e tu l’avvenire. Vorrei fossi tu a rinnovare la gioia della terra. Crescendo, dovresti rimanere bambino. Essere tra coloro che tutti ammirano, perché hanno conservato il fascino dell’infanzia. Lascio a te, e a chi vuole rimanere bambino nell’animo, la mia esperienza.
Guarda, ogni giorno, con stupore e meraviglia le cose e le persone che ti circondano. Ammira il sole, che al mattino sorge, pensalo come fosse il primo giorno della creazione. Nei secoli il cielo si accende e alla sera si abbuia per lasciare lo spazio alla luna e alle stelle che si raggruppano in costellazioni, galassie, nebulose, buchi neri… “Alzo gli occhi verso il monte, di dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto cielo e terra”, Salmo 121 (120). Prega con il salmista guardando le alte cime. Rispetta gli animali, nostri compagni di viaggio. Osserva gli uccelli che sfiorano la strada per poi ridistendere le ali e andare altissimi verso il cielo e ridiscendere a sera per l’ultimo concertare fra i rami degli alberi. A primavera il crescere dei fili d’erba, lo sbocciare dei fiori, le gemme delle piante ci raccontano la favola del seme che contiene il segreto della vita.
Nel corso degli anni ho conosciuto persone che con gesti, fatti, parole, coerenze hanno attuato la potenza dell’amore che comprende anche la giustizia e la compassione. L’altro è diventato “fratello” e la storia di tutti è cambiata. Se vuoi capire la vita intorno a te guardala sempre con gli occhi del cuore. Non stancarti di domandare: “Perché? Come? Dove? Quando?” A scuola fai i tuoi compiti, presta attenzione a tutto ciò che ti insegnano i tuoi maestri, ma tieni una parte libera, solo tua per poter volare lontano: i tuoi sogni.
Conserva la tua fantasia, la tua innocenza, la tua allegria. Diventa un pensatore critico che sa valutare le fonti e separare le opinioni dai fatti. Non avere paura di assumerti delle responsabilità. La vita non ti sarà più facile e in cambio non ti darà potenza e successo, ma avrai il dono raro della gioia per essere diventato un uomo vero, libero e… giovane (anche a 100 anni). Alla mia fronte coperta di rughe dona il fascino della tua fanciullezza. Ti voglio bene”
Nonna Bona