A Mirandola una struttura per bambini e ragazzi autistici
Sabato 15 ottobre, alle 15.30, a Mirandola sarà presentata la struttura multifunzionale inCentro per bambini e ragazzi autistici. L’iniziativa è di InTandem, la cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena creata sette anni fa da tre giovani educatori modenesi
Luca Bompani (primo da sinistra) con i soci fondatori di InTandem
Apre a Mirandola una struttura multifunzionale specializzata in interventi per bambini e ragazzi autistici.
Si chiama inCentro e sarà presentata sabato 15 ottobre, alle 15.30, nella sala Pala Comini (via Pietri 13, Mirandola) durante una conferenza sulle prospettive di intervento nell’autismo, cui partecipano terapisti e analisti del comportamento.
L’iniziativa è di InTandem, la cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena creata sette anni fa da tre giovani educatori modenesi per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e offrire terapia Aba (Applied behaviour analysis, in italiano analisi comportamentale applicata) alle persone autistiche.
“I bambini e ragazzi autistici possono essere aiutati a casa (interventi home-based) oppure in centri specializzati (center-based) – spiega il presidente di InTandem Luca Bompani, laureato in psicologia cognitiva applicata e assistente alla terapia (una figura innovativa introdotta da InTandem per ascoltare le esigenze delle famiglie e accompagnarle durante il percorso) -. Noi portiamo all’attenzione le modalità di intervento intensivo precoce center-based. Il nostro modello, frutto di un’esperienza pluriennale, massimizza i risultati nell’apprendimento di nuove abilità acquisite attraverso il gioco e la socializzazione”.
Gli interventi svolti da InTandem sono pensati in un’ottica di insegnamento di nuove abilità e potenziamento delle abilità già esistenti, seguendo un progetto individuale per ogni bambino. L’approccio globale prevede un coordinamento continuo con la rete scolastica, sanitaria e familiare.
A inCentro opera un’equipe multidisciplinare, formata da analisti del comportamento, terapisti, coordinatori, pedagogisti, psicologi e psicoterapeuti.
“Sono tutti coinvolti nel processo di presa in carico del bambino. La rotazione continua dei terapisti – conclude il presidente di InTandem Luca Bompani – permette loro di avere una migliore generalizzazione degli apprendimenti”.
Info su https://intandem.it/conferenze/