Aiuto alla Chiesa che Soffre, “Un milione di bambini recita il Rosario”
Nella festa di San Luca evangelista, oggi, martedì 18 ottobre, la Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) invita parrocchie, asili, scuole e famiglie a partecipare all’iniziativa “Un milione di bambini recita il Rosario”. L’intenzione di preghiera è quello di implorare i doni della pace e dell’unità
Oggi, martedì 18 ottobre, la Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) come ogni anno invita parrocchie, asili, scuole e famiglie a partecipare all’iniziativa “Un milione di bambini recita il Rosario”. L’intenzione di preghiera è quello di implorare i doni della pace e dell’unità. Il poster dell’iniziativa 2022 raffigura due mani aperte che avvolgono il globo e lo sostengono, insieme a bambini di tutti i continenti. Queste mani simboleggiano il Padre divino, che ha creato il mondo con amore e vuole salvare tutti gli uomini.
L’iniziativa ha origine nel 2005, quando un gruppo di bambini stava recitando il Rosario di fronte a un’edicola mariana della capitale venezuelana Caracas. Alcuni dei presenti ricordarono le parole di Padre Pio: “Quando un milione di bambini pregherà il Rosario, il mondo cambierà”. La campagna si è rapidamente diffusa in tutto il mondo.
La data del 18 ottobre non è casuale, ma è stata scelta perché in questo giorno cade la memoria liturgica di San Luca evangelista, colui che ha tramandato la storia dell’infanzia di Gesù e che, secondo la tradizione, era molto legato a Maria, la madre di Dio.
La Fondazione ha registrato una risposta più che positiva nei diversi Paesi in cui l’iniziativa è stata diffusa, anche a seguito dell’incoraggiamento di Papa Francesco. “Alcune delle reazioni più positive che riceviamo provengono proprio da regioni in cui la pace è fortemente necessaria. Sapere che ci sono bambini provenienti dall’Iraq, dalla Siria, dalla Bielorussia o dal Myanmar che pregano con quelli che si sono riuniti a Fatima, in Portogallo, in Canada o negli Stati Uniti, è particolarmente commovente e ci fa sperare che l’amore che nasce dalla fede possa trionfare sulla violenza”, ha commentato padre Martin M. Barta, assistente ecclesiastico internazionale di ACS.
Aiuto alla Chiesa che Soffre ribadisce quindi l’invito a genitori, insegnanti, educatori e quanti lavorano in qualunque luogo vi siano gruppi di bambini, ad esortare i piccoli a recitare il Rosario.