Saverio Catellani vince il premio Terni-Narni Horror Fest
Il 1° novembre, il narratore e sceneggiatore carpigiano Saverio Catellani è stato premiato come vincitore al concorso letterario Terni-Narni Horror Fest. Il suo racconto “Esame di coscienza” si rifà al cosiddetto stile della “porta socchiusa”, dove l’orrore, solo accennato, è lasciato all’immaginazione del lettore
di Virginia Panzani
Saverio Catellani al centro e, a sinistra, Enrico Luceri (Foto di Nicola Catellani)
A distanza di due giorni dal fratello Nicola premiato come vincitore al Trofeo RiLL nell’ambito di Lucca Comics & Games – con il racconto “Quel signore in salotto” -, anche Saverio Catellani ha colto la palma della vittoria. Il 1° novembre, infatti, il narratore e sceneggiatore carpigiano ha ricevuto il premio quale primo classificato alla settima edizione del Terni-Narni Horror Fest, concorso letterario per racconti inediti. Un emozionato Catellani si è dunque presentato sul palco dei vincitori, allestito con tanto di teschio – finto? – alla maniera dell’Amleto di Shakespeare o quasi ad evocare “Il Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman, regista caro allo scrittore carpigiano, per pronunciare il suo discorso di accettazione del riconoscimento, alla presenza del fratello Nicola in veste di fotografo.
“Vincere il concorso letterario Terni-Narni Horror Fest è un onore, perché si tratta di una delle rassegne più importanti in Italia per il genere horror – commenta Saverio Catellani -. Nel 2021 ero stato tra i finalisti, quest’anno invece la giuria presieduta dallo scrittore di gialli Mondadori Enrico Luceri ha voluto assegnare il primo premio al mio racconto ‘Esame di coscienza’, un horror psicologico dove di sangue ne scorre davvero poco”.
Nella motivazione, si legge: “La metafora della morte come viaggio verso una dimensione sconosciuta, dove il tempo e le esperienze non hanno più valore. Una fuga disperata dalla sofferenza di un amore finito. Un passaggio lento e graduale alla consapevolezza degli errori propri e altrui”.
Alla domanda su chi sia il suo autore di riferimento, Catellani risponde, senza esitazione, Stephen King, anche se in “Esame di coscienza” c’è qualcosa di David Mitchell. “In realtà la storia era nata prima come sceneggiatura per un concorso per cortometraggi, poi l’ho trasformato in racconto. Il mio stile – sottolinea Saverio – si rifà al principio dell’horror ‘della porta socchiusa’, dove l’orrore è soltanto accennato, perciò lascio alla mente del lettore ‘la paura’ di trarre le conseguenze”.
Nell’attesa di poter godere ancora dei suoi lavori, sia sulla pagina scritta che sul palcoscenico – di certo non mancheranno nel futuro prossimo, qualcosa bolle sicuramente in pentola… – il racconto vincitore di Saverio Catellani si può leggere nell’antologia “Incubi 2022” che contiene i migliori quindici racconti partecipanti al premio letterario.