La gratuità del dono
Riproponiamo la prima parte del messaggio di auguri di Natale del vescovo Castellucci, ponendo l'attenzione sulla logica del dono gratuito.
«Il dono ha una logica ferrea, la gratuità: purtroppo spesso la dimentichiamo, sistemando anche i doni nella logica del dovere. Quando ero parroco, mi capitò di sentire questo divertente dialogo tra due bambini, alla fine del catechismo: “dove vai così di corsa?”; “a casa, perché devo preparare con la mamma una festa a sorpresa per domani”; “una festa a sorpresa? Che bello… per chi?”; “per me: domani compio dieci anni!”. Beata innocenza infantile, pensai, che saprà sicuramente stupirsi partecipando ad una festa preparata da lui stesso…
Se però andiamo nel mondo degli adulti, il senso della sorpresa è ormai scomparso: per lo più, noi ci muoviamo nella logica del diritto dovere. Intendiamoci: è una logica sacrosanta, che regge gran parte della convivenza civile, e guai se non fosse così. Ma c’è uno spazio che deve restarne libero, una zona di gratuità senza la quale le relazioni diventano fredde, incapaci di sorpresa e di stupore. Se i rapporti umani fossero regolati unicamente dal diritto-dovere, se non trovasse posto la dimensione del “dono”, la vita sarebbe grigia. Il dono colora le relazioni, le rende belle e profonde, desta meraviglia e gratitudine».