Sant’Antonio Abate, protettore degli animali: benedizioni e convivialità
Martedì 17 gennaio, ricorre la festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici e del bestiame. Nell’enciclica “Laudato si’”, seguendo il racconto biblico della Creazione, Papa Francesco afferma che ogni creatura ha una sua funzione, nessuna è superflua e tutto è “carezza di Dio”. Alcune iniziative in Diocesi: benedizioni degli animali a Quartirolo, Gargallo e San Giacomo Roncole, e momenti conviviali
di Virginia Panzani
Sant’Antonio abate, protettore degli animali domestici e del bestiame. Nella ricchissima esperienza spirituale di colui che fu fondatore del monachesimo nel deserto della Tebaide (Egitto, III-IV secolo dopo Cristo), tale è la dimensione più conosciuta popolarmente, quella per cui ancora oggi, nel nostro territorio dalle radici contadine, si ricorda con particolari iniziative “ad hoc” la memoria liturgica del Santo il 17 gennaio. Nell’enciclica “Laudato si’”, seguendo il racconto biblico della Creazione, Papa Francesco afferma che ogni creatura ha una sua funzione, nessuna è superflua e tutto è “carezza di Dio”, ricordando che “ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura è contrario alla dignità umana” (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2418). E sottolinea che la cura degli altri esseri viventi va sempre accompagnata dalla “compassione e preoccupazione” per l’uomo. Ecco allora l’urgenza di riscoprire e approfondire la consapevolezza di una “comunione universale”.
Ricordiamo, inoltre, che già nel lontano 1969, Paolo VI si rivolse ai medici veterinari esprimendo “compiacimento” per la cura prestata agli animali, “anch’essi creature di Dio, che nella loro muta sofferenza sono tuttavia un segno dell’universale stigma del peccato, e dell’universale attesa della redenzione finale, secondo le misteriose parole dell’apostolo Paolo: «L’intera creazione anela ansiosamente alla manifestazione gloriosa dei figli di Dio… Anch’essa verrà affrancata dalla schiavitù della corruzione per partecipare alla liberta della gloria dei figli di Dio» (Rom. 8, 19, 21)”. Concetti che Papa Francesco ha ribadito a suo tempo il 26 novembre 2014.
Alcuni appuntamenti per la festa di Sant’Antonio Abate
Presso la parrocchia di Quartirolo di Carpi, oggi, martedì 17 gennaio, alle 16, sotto il porticato dell’aula liturgica, benedizione degli animali domestici. I proprietari che lo desiderano sono invitati a presentarsi con i loro animali.
Nella chiesa parrocchiale di Gargallo di Carpi, oggi, martedì 17 gennaio, alle 18.30, Santo Rosario, alle 19, Benedizione degli animali e Santa Messa. I proprietari che lo desiderano sono invitati a presentarsi con i loro animali. Pranzo di Sant’Antonio domenica 22 gennaio, alle 12.30. Prenotazioni: 059 663056.
Presso la parrocchia di San Giacomo Roncole di Mirandola, sempre oggi, martedì 17 gennaio, alle 19, terminata la Messa delle 18.30, quanti lo desiderano possono portare i propri animali domestici per ricevere la benedizione. Sabato 21 gennaio, dopo la Messa delle 18.30, nella sala della comunità, si terrà la tradizionale Cena di Sant’Antonio.
A Fossoli e Budrione e in altre parrocchie inserite in realtà di campagna, si tengono in questi giorni, inoltre, le benedizioni degli animali da allevamento nelle stalle.