Fossoli ultima “casa” per i miei familiari
Emanuele Fiano, figlio del deportato e sopravvissuto Nedo, riflette sul significato dell’essere ebreo e sulla memoria.
di Maria Silvia Cabri
“Cosa vuol dire esattamente essere ebrei, cosa ha voluto dire e cosa sarà nel futuro? Questa domanda ha sempre prodotto risposte molto diverse tra loro, anche tra gli stessi ebrei; vuol dire essere fedeli di una religione? Vuol dire sentire di far parte di una tradizione o di una storia particolare?”. Questi e altri interrogatori sono alla base di “Ebreo. Una storia personale dentro una storia senza fine”, il nuovo libro che Emanuele Fiano, architetto, già parlamentare del PD e presidente emerito della Comunità ebraica di Milano, presenterà a Carpi (il 26 gennaio alle 18.30 a La Fenice Libreria) nell’ambito delle iniziative promosse dalla Fondazione Fossoli per il Giorno della Memoria.
Come si pone il suo ultimo libro?
Non è un saggio sull’ebraismo, ma una sorta di mappa di formazione personale e culturale sul significato dell’identità ebraica oggi…