Abuso di psicofarmaci negli adolescenti
Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon.
Durante il XXIV° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neuro psico Farmacologia, si è parlato di un argomento molto attuale che desta allarmante preoccupazione: l’uso ricreativo di psicofarmaci tra gli adolescenti. Come è motivo di dibattito l’uso terapeutico di queste categorie di farmaci tra i più giovani, così è l’intesa unanime nel considerare che quando una terapia è necessaria, sotto stretto controllo medico, va comunque intrapresa. Quando, invece, tali terapie vengono utilizzate per scopi diversi rispetto al trattamento terapeutico, allora la preoccupazione diventa reale. Il fenomeno, che sta dilagando tra gli adolescenti, già a partire dai 13-14 anni, è in crescita costante, tra il 15-20% negli ultimi anni, causa anche alla facilità di reperimento dei farmaci: disponibili in casa, acquistati su internet, recuperati tra gli amici.
Fuori dal controllo di adulti e sanitari, aumenta così la dipendenza tra i più giovani, spesso associata anche ad altre sostanze psicoattive come tabacco, energy drink, benzodiazepine e stupefacenti, con lo sviluppo di comportamenti pericolosi. I motivi per cui questi giovanissimi fanno uso degli psicofarmaci sono diversi: può essere una rassicurazione per aumentare le performance scolastiche e i livelli di attenzione, per migliorare l’aspetto fisico quando combinati a cure dietetidi che, per potenziare i livelli di autostima, per migliorare sonno e umore etc. Secondo un recente studio le ragazze sono le maggiori utilizzatrici di psicofarmaci, inoltre, il 18% degli studenti ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso del 2021; il 2,8% ne ha fatto un uso frequente e quasi il 10% degli studenti è un poliutilizzatore, avendo abusato di almeno due sostanze negli ultimi 12 mesi.
Comprendendo immediatamente la gravità di questa “moda”, urge la necessità di pensare e realizzare campagne di sensibilizzazione sul fenomeno e i rischi associati alla possibile dipendenza da abuso di psicofarmaci. Occorre anche richiamare ad un controllo più attento riguardo alla somministrazione di questi farmaci da parte delle farmacie e un controllo più efficace da parte di chi li detiene e li usa a scopo terapeutico in modo che non finiscano in tasca di chi ne farebbe un uso sbagliato e pericoloso.