22 febbraio 1806 nasceva a Carpi Manfredo Fanti
Giovanissimo intraprese la carriera militare, entrando come cadetto, nel 1825, nel Corpo dei Pionieri al servizio degli Estensi. Conseguì nel 1830 a pieni voti la laurea in matematica e il diploma in ingegneria civile: discipline che egli coltivò sempre con rigore e passione ai più alti livelli, meritando riconoscimenti e fama in ambienti scientifici ed universitari europei. Esule per aver partecipato alla congiura di C. Menotti, combatté in Spagna (1835) contro i carlisti, prima nelle bande del gen. Mina, poi nell’esercito regolare. Nel 1848 accorse in Italia e si distinse nella prima guerra d’indipendenza. Eletto deputato al parlamento subalpino, partecipò (1855) alla campagna di Crimea e, col grado di generale comandante di divisione, alla seconda guerra d’indipendenza (1859). Nel periodo delle annessioni ebbe l’incarico di organizzare le forze armate della lega dell’Italia centrale. Nel gennaio 1860 fu nominato ministro della guerra e nel marzo successivo capo di Stato Maggiore; col grado di generale d’armata, ebbe il comando supremo dell’esercito operante nell’Italia centrale e meridionale, dove si segnalò nella presa di Gaeta. Riorganizzò l’esercito, assimilando in esso elementi delle armate borbonica e garibaldina, fu deputato, senatore del Regno e fondatore della Scuola militare di Modena. Morì a Firenze, all’epoca Capitale provvisoria del neo Regno d’Italia, il 5 aprile 1865 e venne sepolto nella cattedrale di Carpi.