Editoriale - Il mistero dell’eterno generare
di Nadia Lodi Gherardi
Il tema scelto dal Centro Italiano Femminile (CIF) su cui riflettere per la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo 2023 è “Donna: mistero dell’eterno generare”, un pensiero tratto dalla Mulieris Dignitatem di San Giovanni Paolo II. Il manifesto che tradizionalmente si diff onde in tale occasione, rappresenta l’immagine de “L’Angelo della vita” di Giovanni Segantini che bene aderisce all’esplicitazione della frase scelta. San Giovanni Paolo II ha parlato del “genio femminile” ovvero di quella tipicità femminile (di servizio, maternità, formazione), che la donna quotidianamente è chiamata ad esercitare, non in contrapposizione con l’uomo ma in profonda comunione con lui, perché insieme sono chiamati a compiti che costruiscono l’identità personale (quali la relazione, l’educazione, la formazione) e che contemporaneamente li chiama a guardare a tutta l’umanità. Il tema proposto è da intendersi anche come percorso di un “NOI” (società civile e Chiesa) che rimanda al bene comune ed alla Dottrina Sociale della Chiesa.
Oggi siamo dentro a una cultura che esaspera l’individualismo e l’indifferenza. C’è necessità di recuperare il valore del “NOI” della coppia, della comunità e del bene di tutti. Il CIF di Carpi, riflettendo sul tema proposto, ha ritenuto di declinarlo particolarmente nell’ottica del “generare relazioni e diritti”, rivolto principalmente alle donne straniere del territorio carpigiano (ucraine, afghane, pakistane), per evidenziare aspetti, sempre più emergenti, di discriminazione ed emarginazione femminile. La reciprocità, la relazione, la collaborazione e il rispetto della dignità della persona costituiscono infatti la nostra possibilità di futuro risultante dall’amore e dalla responsabili.
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