Museo diocesano, in mostra le xilografie di Remo Giatti
Sabato 25 marzo, alle 16, al Museo diocesano, sarà inaugurata la mostra di xilografie “Remo Giatti. La Legenda di Jacopo”, organizzata in memoria del compianto storico dell’arte e fondatore del Museo, Alfonso Garuti. Interverranno all’evento Remo Giatti, il curatore della mostra, Gilberto Zacchè, e il direttore del Museo, Andrea Beltrami
Sarà inaugurata sabato 25 marzo, alle ore 16, presso il Museo diocesano “Cardinale Rodolfo Pio” nella chiesa di Sant’Ignazio a Carpi (Corso Fanti 44), la mostra di xilografie dal titolo “Remo Giatti. La Legenda di Jacopo”. All’evento interverranno l’artista Remo Giatti, il curatore della mostra, Gilberto Zacchè, e il direttore del Museo, Andrea Beltrami. Con questa esposizione, a pochi mesi dalla scomparsa, si intende onorare la memoria di Alfonso Garuti, fondatore e primo direttore del Museo Diocesano di Carpi, storico dell’arte che ha speso la sua esistenza nello studio, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale locale.
Per l’occasione del 25 marzo sarà presentato anche il catalogo dell’esposizione, che contiene i contributi, oltre che di Beltrami e di Zacchè, di Carlo Prandi, Marzio Dall’Acqua, Emidio Di Carlo, Dorina Brandusa Landèn, Raphael Monticelli.
La mostra sarà visitabile fino al 23 aprile: il martedì e il giovedì, ore 10.00-12.00; la domenica, ore 15.30-18.30. Per visite su appuntamento: museodiocesanocarpi@gmail.com
Remo Giatti (Grosio di Sondrio, 1954), artista di origine valtellinese, vive e lavora a Milano dal 1983. Ha studiato pittura, incisione e litografia in Italia e all’estero. Le sue opere, sia in fogli liberi sia in edizioni di particolare pregio, nascono dal dialogo con importanti scrittori e poeti, oppure ispirate a grandi figure della letteratura, dell’arte e della scienza. “La Legenda di Jacopo”, ovvero la raccolta che sarà esposta al Museo diocesano di Carpi, si ispira alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine (o da Varazze), la celeberrima raccolta di vite dei Santi, scritta a partire dagli anni ’60 del XIII secolo.