Quel “fuoco” che alimenta il bene
Carissimi tutti, ho la gioia di essere con voi in questo giorno di festa, in onore di Mamma Nina, ricordando il giorno della sua vestizione religiosa, avvenuta nel Duomo di Carpi 85 anni fa per le mani di suo figlio padre Samuele, nella sua prima messa, il quale l’ha rivestita col saio francescano di Figlie di San Francesco. Io, suor Maria Ambrogia, ho vissuto nella Casa della Divina Provvidenza dal 1951 al 1968. A 21 anni sono entrata come postulante nella Congregazione delle “Figlie di Gesù” di don Pietro Leonardi a Verona, accompagnata da Mamma Teresa. Nel 1995 la Diocesi di Carpi mi ha donato un viaggio in Terra Santa, e nello stesso anno sono partita per la missione in Costa d’Avorio.
Con sollecitudine e premura la stessa Diocesi di Carpi mi ha adottato come missionaria, per sostenermi nel lavoro assegnatomi dai miei superiori in terra ivoriana, mettendomi nella “lista” del Centro Missionario. Così nel 2008 ho potuto avere a disposizione della missione il primo container col materiale di sartoria tutto carpigiano per la scuola professionale di taglio e cucito; la sollecitudine di tanti benefattori ha permesso di costruire classi, laboratori, blocchi igienici e campi sportivi.
Queste iniziative hanno confortato noi suore missionarie Figlie di Gesù della comunità di Toubà, insieme a decine di bambini, giovani, ragazze e famiglie, che con attenzione e costanza hanno frequentato la nostra scuola per ottenere un riconoscimento per la loro formazione, cioè “il diploma statale”. Inoltre ragazzi e ragazze hanno potuto aprire nuovi laboratori nei loro rispettivi villaggi per promuovere un’attività qualificata in taglio e cucito; così pure per aprire negozi con l’autorizzazione di vendita di abbigliamento.
Oggi abbiamo giovani che, dopo la scuola media, seguono la formazione in attività di segretariato e fanno lo stage in uffici statali per conseguire un diploma professionale di ufficio. Per venire in aiuto alle ragazze madri che ci frequentano, abbiamo un asilo nido e una scuola materna, dando loro una mano amica per sostenerle nella loro formazione. Come non ringraziare in questa circostanza l’Opera di Mamma Nina che ci ha trasmesso la fede, la speranza e la carità? Ci ha messo nel cuore un fuoco che non si consuma, ma si alimenta ogni giorno. Infatti porto con me questo insegnamento e sono sicura che ogni collaboratore che ci ha sostenuto e continuerà a sostenerci ha agito a favore di Gesù e a nome di Mamma Nina. Grazie di cuore.
Suor Ambrogia Casamenti
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