Aiutiamo insieme il nostro amico
La scuola d’infanzia e nido, con le parrocchie di Gargallo e Santa Croce, in una raccolta fondi per un bimbo che sarà operato all’estero
di Virginia Panzani
Quando le difficoltà si affrontano insieme facendo “comunione”. E’ su quest’ultima parola che si sofferma suor Cristina Battaglioni, responsabile della scuola dell’infanzia “Caduti in guerra” e Nido di Gargallo, nel raccontare la storia di amicizia e di solidarietà che ha avuto per protagoniste le famiglie dei piccoli iscritti, insieme alle comunità parrocchiali di Gargallo e di Santa Croce. “Il Consiglio di amministrazione della scuola è venuto a sapere che uno dei bambini della materna, già frequentante il nostro nido, necessita di un intervento molto costoso all’estero – spiega la religiosa -. Il piccolo, che è disabile, è ben conosciuto insieme alla sua famiglia all’interno di quella, che a sua volta, è una grande famiglia, ovvero la nostra scuola. Sono state, dunque, le mamme dei compagni del bambino a prendersi a cuore questa necessità. Siccome la scuola è solita fare proprio un impegno di carità nei tempi forti dell’anno liturgico, per la Quaresima 2023 si è deciso tutti insieme di attivare una raccolta fondi per coprire le spese dell’intervento”.
Ecco allora che, come “Quaresima di solidarietà”, le mamme hanno organizzato l’iniziativa “Insiemi di cuori” sabato 1° aprile e domenica 2 aprile a Gargallo e a Santa Croce: in concomitanza con la celebrazione delle Messe i parrocchiani, i sostenitori e gli amici della scuola hanno potuto lasciare una offerta e portare a casa i gustosi dolcetti confezionati dalle mamme stesse, rendendo partecipi anche i papà e i bambini. “Questa rete che si è creata intorno al piccolo e alla sua famiglia è qualcosa di bello e di grande – commenta suor Cristina -. Le mamme hanno dato un contributo ammirevole, non solo nel preparare i dolci, ma anche nell’alternarsi al banchetto in modo da essere presenti durante tutte le Messe. Nel contempo, i bambini hanno capito l’importanza del dono e della vicinanza a chi è in difficoltà: ‘aiutiamo anche noi perché il nostro amico torni presto a scuola’. La raccolta fondi è andata quindi ben oltre le aspettative… davvero, ribadisco, si è creata comunione. In altre parole, è emerso a 360 gradi quello spirito di inclusione che anima la nostra scuola, in cui attualmente vengono accolti cinque bambini disabili”.
E la raccolta fondi non finisce qui: come sottolinea suor Cristina, “l’intervento chirurgico a cui il piccolo sarà sottoposto è il primo step di un percorso terapeutico che richiederà altre spese. Per questo, la porta è aperta, già da adesso con riconoscenza, a tutti coloro che potranno e vorranno dare il loro contributo”. Basta rivolgersi alla scuola o al parroco, don Adam Nika.